I risultati del vaccino di Pfizer “pur se preliminari, sono molto promettenti ed è un vaccino di nuovissima categoria”. Ciò significa che “da questa pandemia è possibile che vengano fuori delle opportunità che prima non avevamo, come i vaccini ad acido nucleico, che potrebbero aprire possibilità finora sconosciute nella battaglia anche rispetto ad altre malattie infettive”. Lo ha detto Luca Richeldi, componente del Comitato tecnico-scientifico (Cts) e direttore dell’unità di Pneumologia del Policlinico Gemelli Irccs di Roma, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3. Quello di Pfizer è un vaccino a Rna, “in cui cioè viene somministrata alla persona un acido nucleico, cioè una parte del patrimonio genetico del virus che viene incorporato nelle cellule dell’ospite”. Per valutarne l’efficacia, ha aggiunto, è in corso “un grande trial su 40.000 persone e i primi risultati, hanno fatto vedere che, su numeri piccoli, circa 100 persone, quelle che hanno contratto il virus sono per lo più nel gruppo che non ha ricevuto il vaccino che nel gruppo che lo ha ricevuto”, ciò indica che effettivamente protegge dall’infezione. “Il governo è già partito per realizzare quella filiera dell’ultra freddo, a -70 e -80 gradi, che permetteranno distribuzione capillare del vaccino, che ancora non siamo sicuri funzioni ma ha dato risultati talmente promettenti che è bene prepararsi – ha concluso -. E’ difficile però dire se arrivi in 4, 6 o 8 mesi”.
CRONACA
10 novembre 2020
Il Comitato tecnico scientifico conferma: “Dal vaccino Pfizer risultati molto promettenti”