Torre del Greco. Durante i terribili giorni della pandemia e dell’emergenza sanitaria, uno squarcio di luce illumina l’ospedale Maresca: il centro per l’autismo dell’Asl Napoli 3 Sud, inaugurato a gennaio del 2020 e oggi aperto in sicurezza per i piccoli pazienti. «L’obiettivo è diagnosticare in tempo i disturbi dello spettro autistico nei bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi», spiega una delle psicoterapeute del progetto, la dottoressa Olimpia Viscovo.
Operante anche in remoto durante i faticosi mesi di pandemia, il centro – primo nel suo genere sul territorio – pone l’attenzione sul valore di una diagnosi precoce di una patologia complessa e misteriosa. «Il centro utilizza una metodologia, validata dalla letteratura scientifica, con interventi a orientamento cognitivo-comportamentale, basati su un approccio integrato che coinvolge il bambino e la famiglia nei vari contesti di vita» evidenzia la dottoressa sull’importante progetto «pilota» coordinato da neuropsichiatri infantili, psicoterapeuti, logopedisti, neuropsicomotricisti, un assistente sociale, un educatore professionale e un tecnico informatico. È attraverso l’individuazione di comportamenti anomali inerenti alla comunicazione e alla relazione da parte dei genitori o del pediatra che si realizza il primo passo in questo percorso: seguirà poi una valutazione clinico-funzionale globale della condizione del bambino e l’attivazione di un percorso riabilitativo, coordinato dal Centro in questione.
«È fondamentale la costruzione di un iter riabilitativo altrettanto sollecito», afferma la psicoterapeuta e psicologa, ponendo enfasi sulle difficoltà che incontrano le famiglie di bambini nell’attivazione di reali percorsi riabilitativi, mirati a individuare le compromissioni dell’interazione sociale e comunicativa – nella realizzazione di un lavoro basato su un sensibile sviluppo delle competenze. «Bisogna informare la popolazione riguardo l’esistenza di questo Centro – conclude la dottoressa – alla luce delle liste d’attesa, dei “viaggi della speranza”, delle consulenze e trattamenti privati che troppe famiglie sono ancora costrette a fronteggiare».
@riproduzione riservata