Le vie dello scudetto sono infinite e passano anche per il tragitto di nove squadre (sette accreditate e due outsider) che si accalcano in sei punti e che giocano le proprie carte, a cominciare dal fine settimane dopo la pausa per le Nazionali che introduce la quarta giornata delle coppe. Juve, Lazio, Atalanta, Inter, Milan e Verona si sono divise la posta nell’ultimo turno, il Sassuolo ha frenato e cosi’ Roma e Napoli hanno guadagnato spazio. Fra le prime nove ci saranno ora due scontri diretti, Napoli-Milan e Verona-Sassuolo: se le prime due della classifica perderanno e se le cinque inseguitrici vinceranno partite non complicate, la nuova classifica vedrebbe nove squadre in tre punti. La Serie A riabbraccia Prandelli alla Fiorentina, ma torna con un carico di problemi.
I conti sono in rosso e il Covid sottrae un’altra decina di giocatori, complici i viaggi delle nazionali: la Roma è in piena emergenza, l’Inter perde Brozovic e Kolarov, la Lazio recupera Immobile e Strakosha, ma si ferma Milinkovic, il Milan rinuncia a Pioli e al suo vice. Ci sarà Bonera in panchina nel big-match al San Paolo contro l’ex Gattuso, che presenta una squadra rodata, in salute. Non ci saranno Hysaj, Rrahmani, ma soprattutto Osimhen. A condurre le danze ci penserà il sontuoso Insigne visto in azzurro, mai così brillante e, a sfidare Ibra, oltre a lui ci sarà l’altro veterano, Mertens. I rossoneri vogliono riprendere la marcia interrotta, ma sarà un esame che peserà: se vincono la fuga diventerà importante. L’altro big-match è l’inattesa sfida d’alto bordo tra Verona e Sassuolo, dall’anno scorso in crescita costante coi collaudati timonieri Juric e De Zerbi: i due team giocano a memoria, hanno acquisito consapevolezza, sanno dare spettacolo.
Il Verona ha la migliore difesa, il Sassuolo è secondo con merito, rinuncia ancora a Caputo ma si giova della qualita’ di Locatelli e Berardi, perni consolidati dell’Italia di Mancini e Vialli. Impegni non insormontabili per le quattro squadre di Champions, che però devono dosare le forze e hanno la priorita’ della qualificazione. Per la Juve è quasi fatta, ma il gruppo di Pirlo palesa difficoltà e deve gestire meglio le gare. Può contare sul ritorno dopo tre mesi di De Ligt, mentre in attacco accanto a Ronaldo c’è un Morata che segna a raffica. L’avversario è però da prendere con le molle: Di Francesco e’ riuscito a dare assetto al Cagliari che segna con facilita’ con Joao Pedro e Simeone mentre sta valorizzando i giovani Sottil, Walukiewicz e Zappa. Godin ritrovera’ Ronaldo, dopo le tante infuocate sfide nel derby di Madrid. L’Inter sta messa male in Europa e intanto deve battere il Real Madrid. Lautaro e Lukaku hanno segnato in nazionale e a San Sito ospitano il Toro (senza Giampaolo, positivo al covid), che ha dato qualche timido segno di ripresa con Belotti, Lukic e Sirigu. Fase delicata per l’Atalanta che dopo il crollo col Liverpool vuole evitare il bis ad Anfield: ci arrivera’ dopo la trasferta con lo Spezia di Italiano che sta andando bene nella serie superiore e presenta un talento come Pobega, protagonista con l’Under 21. A Gasperini serve una vittoria per cacciare le ombre dell’ultimo periodo.
Una neopromossa anche per la Lazio provata dalle vicende covid che ha messo ko Milinkovic, sostituito da Akpa-Akpro. Il Crotone dopo un inizio disastroso ha fermato Juve e Toro, ma deve ancora vincere una partita. La Roma sempre piu’ portoghese (con l’arrivo del dg Tiago Pinto) e’ in emergenza senza Dzeko, Pellegrini, Kumbulla e con Smalling incerto. La squadra recupera Spinazzola e si affida al duo Pedro-Mkhytarian contro il Parma che contrappone Inglese e Gervinho. Attesa prima per Prandelli che torna alla Fiorentina al posto di Iachini e vuole festeggiare con una vittoria contro il Benevento, reduce dal flop interno con lo Spezia. La Sampdoria di Ramirez e Quagliarella vuole tornare alla vittoria ospitando il Bologna di Mihajlovic. Chiude il programma lo scontro salvezza Udinese-Genoa con la sfida del gol tra i due veterani Okaka e Pandev. Chi perde e’ gia’ nei guai.