Migliaia di pratiche edilizie bloccate in Soprintendenza. Oltre 20mila, forse 25mila. Un corto circuito che ha, di fatto, paralizzato le attività di centinaia di professionisti e migliaia di famiglie. Con un duro atto d’accusa l’associazione ingegneri del comprensorio stabiese presieduta dall’ingegnere Angelo Esposito chiede l’intervento del governatore Vincenzo De Luca. L’Aics denuncia i notevoli ritardi delle pubbliche amministrazioni per il rilascio dei titoli edilizi. «Si parla tanto di semplificazioni – accusa il presidente Esposito – ma la realtà è ben diversa, la burocrazia continua ad essere un imbuto che mina le nostre attività». Il riferimento è alla città di Castellammare di Stabia, ma anche ai comuni dei Monti Lattari e a quelli della Penisola Sorrentina. Tutti uniti a fronteggiare ritardi che, al momento, appaiono ingiustificabili. «Durante la pandemia – denunciano i professionisti – abbiamo dovuto accettare dei bonus per far fronte alle nostre esigenze primarie, quando negli armadi dei Comuni e della Soprintendenza sono stipate migliaia di pratiche edilizie in attesa del rilascio del parere paesaggistico».
L’accusa dell’associazione parte da un clamoroso dato di fatto: «C’è un solo architetto, in forza alla Soprintendenza, che deve espletare le pratiche di oltre 20 comuni, comprendendo territori che vanno dal Nolano alla penisola sorrentina, con una popolazione complessiva di oltre 500mila abitanti» scrive l’ingegnere Esposito. Inoltre, si legge nella nota, lo stesso unico funzionario pubblico si deve occupare anche delle opere di restauro degli edifici pubblici. «Si può solo immaginare quante centinaia di pratiche vengano trasmesse ogni anno dagli oltre 20 comuni di competenza dello stesso funzionario. A ciò si aggiungono le pratiche di condono edilizio di cui solo la città di Castellammare ne tiene ancora da esaminare oltre 3000» afferma il presidente dell’associazione ingegneri del comprensorio stabiese. «Ancora una volta siamo costretti a chiedere l’ennesima proroga del piano casa al 31 dicembre 2022 perché i permessi di costruire in sanatoria vengono concessi col contagocce». Se si aggiunge che anche le banche hanno «cominciato a bloccare o rinegoziare i mutui su immobili ancora oggetto di condono, si evince che questo stato di cose mette in crisi i professionisti, le imprese e le famiglie» denuncia Esposito. «I professionisti non possono più tollerare questa situazione, non vogliamo i bonus per mangiare, ma chiediamo che De Luca faccia valere la sua autorità nei confronti della Soprintendenza e di altri enti inadempienti» conclude l’ingegner Esposito.