Torre del Greco. La goccia capace di fare traboccare il vaso è stata la rassegna – in larga parte, virtuale – promossa dal Comune in occasione delle prossime festività natalizie. Un cartellone di eventi – articolato in quattro punti – in cui a recitare la «parte del leone» sarà la mostra di coralli e cammei a palazzo Baronale. Un’iniziativa ideata dalla squadra di governo cittadino guidata dal sindaco Giovanni Palomba senza neanche interpellare i principali protagonisti del settore, ovvero chi – a partire dal 1977- regala lustro e fama alla città di Torre del Greco: «Quando si parla di cultura, si pensa immediatamente a coralli e cammei – l’affondo di Giovanni Aucella, presidente dell’Assocoral – Ma ecco l’ennesima iniziativa in cui si sceglie di escludere l’unica associazione di categoria presente sul territorio, neanche ascoltata in fase di progettazione per avere un parere in merito». Un nuovo autogol, arrivato al termine di due anni di assoluta mancanza di dialogo e confronto: «L’Assocoral non è stata mai considerata dall’amministrazione comunale come interlocutore in materia – sottolinea Vincenzo Aucella -. Prima di avviare un corso di formazione, come H-demia del corallo e del cammeo, sarebbe stato opportuno ascoltare le realtà del settore per comprenderne le dinamiche, le reali esigenze e per condurre una ricognizione sulla situazione attuale e sui trend futuri. Fa riflettere, inoltre, come gli istituti di cultura italiani all’estero ci invitino a rappresentare con mostre, seminari, sfilate e dimostrazioni dal vivo il significato della “cultura” dell’arte della lavorazione artigianale del corallo e del cammeo e il Comune di Torre del Greco ci ignori. Dimenticanze? Non può essere un’ipotesi, quando l’esclusione diventa un modus agendi». Di qui, la stoccata alla carovana del buongoverno guidata da Giovanni Palomba: «Siamo sempre stati presenti e abbiamo sempre dato la nostra disponibilità al confronto – conclude il presidente di Assocoral – Eppure, dobbiamo apprendere qualsiasi iniziativa relativa al nostro settore dai giornali perché il Comune è assente».
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