Controlli dei carabinieri negli uffici comunali di Pompei e Castellammare di Stabia. Questa mattina, infatti, i militari dell’Arma del comando gruppo tutela ambientale di Napoli, delegati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, nell’ambito delle indagini finalizzate ad accertare le cause e il grado di inquinamento del corso d’acqua e del litorale stabiese, hanno eseguito una serie di verifiche presso gli enti delle due città, dotate ”solo in parte – scrive in una nota il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso – di reti fognarie”. ”Gli accertamenti in corso – prosegue Fragliasso – riguardano i lavori di completamento delle opere fognarie ed il loro collettamento al depuratore ‘Foce Sarno’ che, ad ultimazione avvenuta, consentiranno l’eliminazione degli scarichi delle acque domestiche nell’ambiente, attualmente ancora esistenti”. In precedenza l’attività investigativa delegata ai carabinieri dalla Procure di Nocera Inferiore (Salerno) e Torre Annunziata, aveva riguardato il 5 novembre i comuni di Angri, Sarno, Scafati, Poggiomarino, Striano e Santa Maria la Carità e il 17 novembre quelli di Corbara, Nocera Inferiore, Mercato San Severino, Boscoreale, Torre del Greco e Torre Annunziata.
CRONACA
9 dicembre 2020
Inquinamento del Sarno: controlli dei carabinieri a Pompei e Castellammare