Torre del Greco. La provocazione era stata lanciata da un ex sostenitore del sindaco Giovanni Palomba attraverso i canali social: «Viste le condizioni di degrado in cui versa la città – il «consiglio» alla carovana del buongoverno di palazzo Baronale – l’amministrazione comunale potrebbe allestire un albero di Natale gigantesco con i sacchetti dei rifiuti: sarebbe una soluzione economica e servirebbe a ripulire le strade dalla spazzatura». Invece, come da tradizione, il primo cittadino e i suoi alleati hanno deciso di dissanguare le casse del Comune per accendere – a dispetto delle restrizioni legate alla pandemia da Covid-19 – le feste all’ombra del Vesuvio.
Luminarie da record
Al centro delle discussioni politiche e non delle ultime settimane è finita la scelta di Giovanni Palomba & company di spendere la bellezza di 250.000 euro per le tradizionali luminarie natalizie. Le luci, al momento, restano spente – il montaggio promesso per fine novembre è in fase di ultimazione – ma lungo le strade del centro storico e della periferia già «brillano» cumuli di immondizia puntualmente dimenticati dagli operatori della ditta Buttol, il colosso ambientale finito in varie occasioni sott’accusa per il disastroso andamento della raccolta dei rifiuti. Particolarmente critica la situazione igienico-sanitaria a ridosso delle vie dello shopping – a partire da via Piscopia per finire a via Cappuccini, passando per le traverse di vico Abolitomonte – e in diverse zone della periferia, come via del Monte e via Chiumera ironia della sorte le strade in cui abitano gli ex sindaci Ciro Borriello e Valerio Ciavolino. Semplici coincidenze, perché la situazione resta desolante pure lungo via Nazionale e via Litoranea.
Lo sciopero delle feste
La situazione, già precaria sotto il profilo sanitario, non è destinata a migliorare. Perché il lungo braccio di ferro tra i vertici della ditta Buttol e i netturbini costretti a lavorare in scarse condizioni di sicurezza è sfociato nella decisione degli operatori di proclamare una prima giornata di sciopero per il 14 dicembre. Insomma, il rischio di trascorrere le festività con i sacchetti dei rifiuti sotto le luminarie da 250.000 euro resta concreto.
Malumori in Comune
Non a caso, cresce il «partito degli scontenti» all’interno della maggioranza di palazzo Baronale. La gestione del settore Nu è sempre stato un «nervo scoperto» per diversi alleati e la pioggia di lamentele sull’ultima emergenza rifiuti ha allargato la distanza tra i sostenitori della ditta Buttol e i pasdaran convinti della necessità di cambiare registro. Il tutto, proprio durante i giorni caldi della discussione sul progetto per la realizzazione di centro servizi al posto del mercato ortofrutticolo di viale Sardegna.
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