Torre del Greco. Dipendente comunale dell’ufficio Ced positivo al Covid-19, tensione e proteste presso gli ex Molini Meridionali Marzoli. Ma il sindaco Giovanni Palomba mette da parte la sua proverbiale «prudenza» e celebra ugualmente un matrimonio all’interno della sala adiacente ai locali del centro elaborazione dati dell’ente di largo Plebiscito.
Ennesima giornata movimentata all’ombra del Vesuvio, dove il virus bussa nuovamente alle porte del Comune: a scatenare apprensione e polemiche nell’edificio in cui sono ospitati i servizi dello Stato Civile la notizia della positività di un impiegato dell’ufficio Ced. Un lavoratore regolarmente in servizio fino al giorno precedente, entrato inevitabilmente in contatto con diversi colleghi: circostanza capace di agitare gli animi dei dipendenti comunali, a dispetto della sanificazione effettuata in tempi record. Così chi si è recato all’ufficio anagrafe non ha potuto non notare l’agitazione dei presenti e – una volta ricevute le spiegazioni del caso – in decine non hanno esitato a girare i tacchi per tornare a casa, mentre diversi lavoratori chiedevano la chiusura degli uffici.
La decisione è arrivata solo a metà mattinata, quando la dirigente del settore ha «invitato» gli impiegati a comunicare se avessero avuto contatti stretti con il collega risultato positivo. Davanti all’incubo di trascorrere le feste di Natale in isolamento domiciliare – dieci giorni lo stop previsto in casi del genere – la stragrande maggioranza ha scelto di proseguire le attività. E lo stesso sindaco Giovanni Palomba non si è preoccupato del recente caso di positività e ha ugualmente unito in matrimonio una coppia di 30 anni e 26 anni davanti a circa una ventina di presenti all’ingresso della sala. «Se la dirigente del settore non ha ritenuto di dovere chiudere gli uffici – le parole del primo cittadino, sempre pronto a cadere in piedi – avrà avuto le sue buone ragioni, valutando con obiettività l’accaduto».
(c)riproduzione riservata