Colpiti dall’ennesima chiusura forzata, decisa questa volta dalla Regione Campania, i negozianti di Castellammare di Stabia, Pompei e di alcuni comuni della Penisola sorrentina, aderenti al Coordinamento dell’Ascom-Confcommercio, hanno deciso che attueranno una “vendita creativa”. ”Violeremo le regole attenendoci alle disposizioni imposte” spiega il presidente dell’aScom-Confcommercio di Castellammare di Stabia, il gioielliere Johnny De Meo. ”In pratica – spiega – da domani terremo i negozi chiusi, ma le vetrine aperte. I nostri clienti che usciranno per altre commissioni auorizzate dai decreti regionali, potranno adocchiare nelle vetrine i prodotti di cui hanno bisogno. Ce li indicheranno a voce, o con un messaggio whatsapp o mediante la piattaforma online Localshop e noi invieremo a casa la merce che vorranno acquistare”. Nelle vetrine saranno esposte delle locandine che spiegano il meccanismo e invitano a comprare anche se i negozi sono formalmente chiusi. ”La vendita per corrispondenza, però è consentita – aggiunge De Meo – e noi ci dobbiamo attrezzare, diventare creativi, così come sono “creativi” i nostri amministratori, per poter sopravvivere. Perché la nostra domanda è sempre la stessa: perché il virus dovrebbe circolare proprio nel negozio del gioielliere o dell’abbigliamento o di scarpe e non nel megastore o nei negozi dei cinesi che a novembre sono stati sempre aperti e hanno venduto di tutto?”.
CRONACA
20 dicembre 2020
Covid: da Castellammare a Pompei parte la vendita ‘creativa’ dei negozianti