Una prima crepa nella maggioranza del sindaco di Striano, Antonio Del Giudice, s’è palesata qualche settimana fa, proprio nel corso dell’ultimo consiglio comunale quando la squadra di consiglieri che supportano il primo cittadino s’è divisa sulla votazione dell’atto di indirizzo alla rinuncia delle indennità di funzione di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. «Un gesto simbolico», aveva detto in aula (seppur virtuale) il consigliere Giulio Gerli, promotore dell’iniziativa insieme agli altri consiglieri della minoranza. Una mozione nata dal tentativo di provare a realizzare un fondo, proprio con quei soldi, da mettere a disposizione delle fasce deboli. Soprattutto in questa fase delicata dell’emergenza Covid legata alla crisi e alla seconda ondata di contagi. Nonostante i voti contrari del sindaco, del presidente del consiglio comunale e del numero due della giunta, il provvedimento ha ottenuto la maggioranza dei voti grazie al sostegno di alcuni esponenti proprio della squadra di Del Giudice. A votare favorevolmente Carmela Soviero, che già dall’insediamento ha annunciato la rinuncia ai gettoni di presenza, e Mena Nunziata (mentre pare che per problemi legati alla linea internet, l’assessore-consigliere Boccia non abbia votato). Voti che sommati a quelli dei consiglieri della minoranza – quattro preferenze in tutto – hanno consentito ai componenti di Liberi di Scegliere ed Esserci di ottenere l’approvazione della mozione della mozione e di aprire un varco nella maggioranza di Del Giudice.
ULTIM’ORA
27 dicembre 2020
La maggioranza di Striano spaccata sulla rinuncia ai soldi