Il Napoli sotto stress, con il morale sotto i tacchi e accompagnato da poche certezze, tenta di ripartire da Udine. La sconfitta interna con lo Spezia, inutile dirlo, ha lasciato il segno sulla squadra. Intanto, mentre gli impegni si susseguono a ritmo incalzante, non accennano a guarire gli infortunati e, anzi, come se non bastasse, l’infermeria continua ad affollarsi.
Insomma il momento è difficile. Gattuso stesso si sente messo in discussione perché non riesce a dare continuità alla squadra che alterna prestazioni di ottimo livello a paurosi sbandamenti. E poi c’è il tema irrisolto della scarsa capacità di concretizzare le occasioni da gol, difetto che sta diventando ormai una vera e propria palla al piede, una zavorra che impedisce agli azzurri di decollare verso i vertici della classifica.
Domenica a Udine mancheranno ancora Osimhen, alle prese con il Covid e con la lungodegenza dovuta alla lussazione a una spalla subita in Nazionale, e anche Mertens che sta recuperando dal suo infortunio alla caviglia, ma non è ancora del tutto pronto. Stessa situazione per Koulibaly, mentre anche Malcuit e Demme sono alle prese con problemi di salute. Le scelte per Gattuso sono dunque quasi obbligate. In attacco Petagna tornerà al centro dello schieramento come punta centrale, Lozano, che contro lo Spezia aveva cominciato in quel ruolo, si trasferirà sulla fascia destra, costringendo Politano a partire dalla panchina.
I dubbi di Gattuso, questa volta, riguardano anche la difesa. Dato per scontato il rientro di Meret e l’uscita di Ospina tra i pali, per rispettare l’alternanza voluta dal tecnico in quel ruolo, c’è da valutare la situazione di Maksimovic e Mario Rui, tra i peggiori in campo contro lo Spezia. A loro Gattuso potrebbe preferire Rrahmani (sarebbe quasi un debutto per l’ex veronese) e Hysaj, ma non è detto che l’allenatore non decida di confermarli per evitare ripercussioni sull’autostima. A centrocampo, anche per mancanza di alternative, dovrebbe toccare ancora una volta alla coppia Ruiz-Bakayoko.