Torre del Greco/Ercolano. È finito dietro le sbarre perché accusato di otto rapine – aggravate dal metodo violento e dall’utilizzo di un’arma da fuoco – commesse lungo il Miglio d’Oro tra Torre del Greco, Ercolano e Portici. A finire in manette, al termine di un’intensa attività investigativa portata avanti dagli agenti del commissariato di polizia della città della Reggia, il «terrore dei giovani»: N.F., trentenne di Ercolano con precedenti di polizia. Secondo la ricostruzione della squadra investigativa del commissariato, grazie alle numerose testimonianze e racconti dei fatti da parte delle vittime, l’uomo era diventato letteralmente un rapinatore seriale. La sua attività criminale si sarebbe concentrata nei mesi di luglio e agosto quando il trentenne, avrebbe commesso otto rapine, sottraendo cellulari, soldi e scooter alle vittime.
Il Miglio del terrore
A scrivere la parola fine alla lunga scie di rapine portate avanti dal bandito, sono stati gli agenti di polizia agli ordini del primo dirigente Amalia Sorrentino. Secondo quanto accertato dagli investigatori – l’attività di indagine era iniziata subito dopo la rapina subita da un giovane di Ercolano – l’obiettivo principale del rapinatore erano soldi, smartphone e scooter. Nei giorni successivi il primo raid erano state commesse altre rapine con le stesse modalità che avevano generato un clima di paura e di allarme sociale, anche perché il rapinatore utilizzava metodi violenti: pugni e calci a chi gli si opponeva ai raid. Dunque, il bandito era diventato un vero e proprio terrore del Miglio d’Oro, al punto da spingere i poliziotti a indagare in maniera celere per porre fine alla sua azione criminale. Così, grazie alle indicazioni fornite dalle vittime, gli agenti di polizia hanno individuato l’indagato che è stato riconosciuto dalle vittime. La misura cautelare è stata eseguita presso il carcere di Napoli-Poggioreale dove l’indagato è rinchiuso per altri reati. A Portici si tratta del secondo arresto in 48 ore: una risposta chiara delle forze dell’ordine chiamate a frenare l’impetuosa emergenza criminalità che dilaga all’ombra del Vesuvio. Infatti, giovedì era stato arrestato un 25 enne a Portici che stava cercando di rubare in una ferramenta di via Libertà. In quel caso gli agenti sono stati allertati tempestivamente da un residente che si era accorto di quanto stesse accadendo e in pochi istanti il ladro è stato arrestato.
I raid notturni
Gli uomini in divisa del commissariato sono chiamati anche a dare la caccia a una presunta banda di baby-teppisti che, durante la notte, metterebbero a segno raid alle auto in sosta: ruote squarciate, finestrini danneggiati e furti all’interno delle vetture. Si dovrebbe trattare di giovanissimi, ma finora sarebbero riusciti a eludere i controlli mirati della polizia che resta attenta sul fenomeno e in particolare – grazie alle denunce dei residenti – potrebbero ottenere indizi utili e significativi per riuscire a scrivere la parola fine anche sull’operato della banda di teppisti.
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