Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha annunciato oggi che sarà l’isola di Procida la Capitale Italiana della Cultura per il 2022. Il ministro ha reso noto il parere della commissione di esperti che ha valutato i dossier delle 10 città finaliste: oltre a Procida erano in lizza Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania, Volterra. “Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria” si legge nella motivazione mentre Franceschini ha detto: “La designazione della capitale italiana della cultura per il 2022 è un segnale per il futuro, per la ripresa. Nel 2022 saremo tornati alla normalità e la cultura e il turismo torneranno importanti e fortissimi come lo erano prima della pandemia”. Procida, la più piccola delle isole del Golfo di Napoli, è la prima isola ad aggiudicarsi il titolo. Determinante per la vittoria è stato il programma presentato e che comprende 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati tra cui quello dell’ex carcere di Terra Murata. Con l’evocativo slogan “La cultura non isola”, il progetto è ispirato all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sulla sostenibilità ed è il frutto di un percorso che ha coinvolto la popolazione poiché centrato su un modello di vita urbana attiva, orientata alla cultura e ai desideri della comunità. Il programma è suddiviso in 5 sezioni: Procida Inventa (con progetti che pianificano processi artistici: mostre, cinema, performance e opere site specific); Procida Ispira (progetti che candidano l’isola quale fonte d’ispirazione, sia come luogo reale, che come spazio dell’immaginario); Procida Include (progetti di inclusione sociale che utilizzano i linguaggi dell’arte come strumenti di espressione dell’individuo posto in relazione alla collettività); Procida Innova (progetti che promuovono il rapporto tra cultura e innovazione in un percorso di ripensamento strategico del patrimonio culturale);
Procida Impara (progetti che promuovono il rafforzamento di una comunità educante) con attenzione ai bisogni dei più deboli e ne rispetto delle diversità di etnia e culturale e volto alla inclusività. Numerose le reazioni alla notizia di cui ha parlato anche il presidente del consiglio: “Oggi salutiamo una bella notizia che è stata appena diffusa. Prepariamoci a visitare Procida. E’ la capitale italiana della cultura nel 2022” ha infatti detto Giuseppe Conte mentre il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha affermato: “Ha vinto un progetto bellissimo, di valorizzazione dell’isola e della Campania, a cui Regione e Comune hanno creduto. E’ un’occasione straordinaria di proiezione della nostra Regione sul piano internazionale”. Per Agostino Riitano, direttore della candidatura procidana e già project manager dell’area cultura di Matera 2019, “il nostro tema, individuato prima della pandemia, è ancor più necessario in questi tempi di isolamento casalingo in cui la cultura è stata ed è fondamentale. Procida è oggi un laboratorio culturale di felicità sociale, che ha puntato sulla co-creazione di eventi e punta su un turismo lento e di ritorno, in cui il visitatori diventi cittadino. Mi piace sottolineare che quest’isola ha poco più di 10.000 abitanti eppure ha il doppio di follower sui profili social della candidatura, la cultura veramente avvicina e non isola”. “Siamo felici e orgogliosi per la scelta del MiBACT – dice Dino Ambrosino, il sindaco di Procida – che premia gli sforzi dell’intera collettività. Da oggi ci attende una responsabilità enorme ed un enorme lavoro in un momento particolare per l’Italia ma faremo il nostro meglio perché questo titolo resterà oltre il 2022, sarà il lascito morale ai nostri figli”.