Gragnano. L’apertura dei musei, apre anche la creatività. Le prove generali per il via libera definitivo – si spera – sollecita gli operatori del turismo e della cultura ad aguzzare l’ingegno ed ecco che un museo si concede alla musica e la musica si tuffa nella storia. Una storia lunga duecento anni quella del pastificio Cuomo di Gragnano, dove i tre fratelli Alfonso, Amelia, Anna hanno creato un museo tutto dedicato alla pasta e dove, da qualche settimana, si ricomincia a “vivere” grazie a una rassegna di musica folk pomeridiana trasmessa in streaming. Perchè la pasta non è solo una fatale tentazione, come diceva Alberto Sordi (“macarone, m’hai provocato e io me te magno”), ma anche un prodotto ormai entrato nell’elite delle arti e dei mestieri. “In realtà ci piace l’idea di promuovere artisti della nostra terra, valorizzandoli e offrendo loro uno spazio dove far emergere il connubio tra tipicità e tradizione culturale”, spiega Amelia Cuomo, curatrice della singolare e coraggiosa rassegna, a testimonianza che la pandemia e la paura stessa della pandemia, si combatte facendo rete e aggregazione. “Abbiamo perfezionato il progetto sfruttando i percorsi storico-culturali della nostra location e giovandoci della partecipazione di grandi musicisti, con i quali abbiamo in comune la prerogativa di provenire dalla stessa città, la nostra Gragnano. Ci piace l’idea di poter sfatare il taboo secondo cui ‘nemo profeta in patria”. Dopo lo show in streaming dei fratelli Paolillo a (Laura, voce e percussioni, Andrea al piano, Pietro al sax), si riparte con un nuovo appuntamento sabato pomeriggio alle 16.30 con la performane del duo Anna Cuomo e Claudia Cotticelli.
M|MHZ
28 gennaio 2021
Museo della Pasta, concerti in streaming nei luoghi della tradizione