Milano, Roma e Napoli si sono tinte di giallo oggi pomeriggio per la manifestazione unitaria dell’intero settore del gioco legale in Italia che, ad oggi, ha superato i 200 giorni di chiusura forzata a causa del coronavirus. Uno stop che mette in pericolo 150 mila posti di lavoro, tra sale slot, bingo, ricevitorie e filiera dell’intrattenimento. “Il lavoro non è un gioco”, lo slogan che ha accompagnato la protesta, pacifica, distanziata e colorata dalle pettorine distribuite dagli organizzatori. L’appello è unanime: “Vogliamo riaprire in sicurezza, almeno nelle regioni gialle”. “Non siamo lavoratori di serie B, non dobbiamo vergognarci del nostro lavoro, difendiamo la nostra dignità”, il coro dei tanti manifestanti giunti da ogni parte d’Italia, da Trento a Ragusa. “#Iodicobasta”, l’hashtag impresso sui palloncini azzurri, mentre sulle pettorine campeggiavano le scritte rivolte al nuovo esecutivo. “Rispettiamo tutte le regole”, “Aprite il gioco legale”, “Gioco legale = gioco sicuro”, alcuni degli slogan. A Roma sul palco si sono alternati lavoratori e imprenditori, gestori e addetti, ognuno con la propria storia e i propri timori per il futuro. “Molti di noi non apriranno più, così non ce la facciamo”, ammettono in tanti. “Noi siamo intrattenimento, presidio di legalità e luogo di socialità. Noi siamo il bello del gioco”, dice una delle donne che da un mese sta manifestando ad oltranza a piazza Montecitorio per “far valere i propri diritti”. “Siamo stufi, è ora di riaprire”, il coro unanime della piazza, mentre accanto al palco campeggiano videogiochi da bar e slot simbolicamente spente. Alla manifestazione è arrivato anche il sostegno bipartisan del mondo politico, dal deputato del Pd, Paolo Lattanzi, a quello di Forza Italia, Giorgio Mulè, e quello di Italia Viva, Ettore Rosato. Sul palco è salito anche Maurizio Gasparri. “Il pregiudizio verso il gioco legale deve venire meno – ha detto -. Voi siete un’alternativa alle mafie che ora ringraziano per le chiusure”.
SPORT
18 febbraio 2021
Il gioco legale scende in piazza: “Ora riaprire in sicurezza”