Torre del Greco. Non c’è pace per l’hotel Sakura, in passato fiore all’occhiello del patrimonio immobiliare della Deiulemar compagnia di navigazione: a meno di due anni dalla «trasformazione» in casa di riposo, arriva la mannaia dei vertici del settore urbanistica del Comune. Pronti a contestare una serie di abusi edilizi realizzati all’interno dell’ex complesso degli armatori-vampiri e a ordinare a Carlo Gaglione – legale rappresentante di Villa del Sole e fratello dell’assessore ai lavori pubblici Felice Gaglione – la demolizione delle opere fuorilegge.
La gara e i lavori
La «nuova vita» dello storico residence degli armatori-vampiri cominciò davanti ai giudici del tribunale di Torre Annunziata, con l’aggiudicazione della gara relativa al fitto dell’immobile promossa dai curatori fallimentari del «Sakura Hotel srl». Il corpo centrale del complesso venne trasformato in casa di riposo, con importanti lavori di adeguamento dell’immobile: opere edilizie non completamente autorizzate dall’ente di palazzo Baronale, come messo nero su bianco dai tecnici del servizio anti-abusivismo arrivati in via Enrico De Nicola per procedere agli accertamenti di rito. Secondo gli «specialisti» del cemento selvaggio, sono tre i «volumi» difformi rispetto alle licenze e alle concessioni in possesso dell’affittuario dell’immobile: un deposito affiancato alla sala 4 delle dimensioni complessive di 120 metri cubici; i servizi igienici al piano terra al termine del corridoio di collegamento tra la hall e la sala riunioni; il torrino dell’ascensore posto sul solaio del quarto piano e del volume complessivo di 13,6 metri cubici. Tutte «migliorie» funzionali ai servizi garantiti dalla Rsa, destinate – salvo ulteriori colpi di scena – a essere cancellate entro 90 giorni.
L’ordinanza
A metà settimana è stata, infatti, notificata al fratello dell’assessore ai lavori pubblici l’ordinanza con cui l’ingegnere Generoso Serpico – dirigente del settore urbanistica del Comune – ha ordinato alla società Sakura Hotel srl in fallimento e alla società Villa del Sole in persona del legale rappresentante Carlo Gaglione «di procedere a propria cure e spese, entro il termine di 90 giorni, alla demolizione delle opere abusive e al ripristino dello stato originario dei luoghi». Avverso l’ordinanza di demolizione sarà possibile, in ogni caso, presentare ricorso al Tar Campania entro 60 giorni oppure al Capo dello Stato entro 90 giorni.
Imbarazzo politico
La vicenda rischia di provocare ulteriori imbarazzi a palazzo Baronale, dove il ritorno di Felice Gaglione – ripescato come assessore dopo le dimissioni da capo dell’assise presentate «per non passare un guaio» a novembre del 2019 – aveva già suscitato polemiche e proteste. Ironia della sorte, legate proprio a Villa del Sole e ai contenziosi legali – sotto il profilo dell’assistenza agli anziani – aperti con il Comune. Ora l’ennesima tegola relativa alle opere abusive realizzate dal fratello dell’assessore ai lavori pubblici in un immobile-simbolo della città.
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