L’educazione finanziaria è oggi, a nostro avviso, indispensabile nella formazione
soprattutto dei giovani, per l’acquisizione di conoscenze e competenze necessarie
per effettuare scelte più consapevoli ed avere un corretto rapporto con il denaro e
con il suo valore.
Accrescere poi le competenze economiche delle nuove generazioni significa
facilitare la crescita di una cittadinanza attiva e responsabile, per garantire un futuro
migliore.
L’impegno che la BCP sente come particolarmente vicino alla propria mission di
banca di territorio è di affiancare con le proprie competenze le scuole e le istituzioni
del territorio con specifiche attività didattiche nella divulgazione ai giovani della
conoscenza di temi economico-finanziari.
Lo scorso 9 marzo è stato avviato il nuovo progetto di educazione finanziaria “Che
Impresa Ragazzi!” che vede la Banca di Credito Popolare impegnata in qualità di
Tutor per tutte le scuole della Campania iscritte all’iniziativa.
Il percorso, organizzato in collaborazione con FEDUF – Fondazione per
l’Educazione Finanziaria e al Risparmio – vedrà i ragazzi focalizzati su diversi temi
economici e finanziari, ma soprattutto li guiderà nella trasformazione di un’idea in
un vero e proprio progetto imprenditoriale con la strutturazione del relativo business
plan.
I professionisti della Banca incontreranno on line – nell’arco di una settimana – oltre
800 ragazzi appartenenti a diversi Istituti superiori della Campania.
Alla fine del percorso, i migliori progetti concorreranno al concorso nazionale che si
terrà in autunno a Roma all’ABI.
Relazioni Esterne e Attività Istituzionali
“Questi progetti – afferma Mauro Ascione, Presidente BCP – rappresentano uno
sbocco naturale per la nostra mission. La consapevolezza di essere banca del
territorio ci responsabilizza ed impone di creare, ogni giorno, opportunità concrete
di lavoro per i nostri giovani nella terra dove sono nati ed intendono vivere e
crescere. È importante offrire a tanti giovani la possibilità di riflettere sul valore del
denaro e sulla necessità di gestirlo responsabilmente per sé stessi e per la
comunità, in un’ottica di cittadinanza consapevole”