E’ morto ieri in clinica ad Acerra dopo un ricovero per un improvviso malore, e lunedì scorso aveva ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca, una dose non appartenente al lotto oggi bloccato dall’Aifa. I familiari di Vincenzo Russo, operatore scolastico di 58 anni, chiedono comunque che si accerti ogni eventuale correlazione tra il decesso dell’uomo e la somministrazione del siero. In seguito alla loro denuncia, sporta al commissariato della Polizia di Stato di Acerra, la Procura di Nola ha disposto il sequestro della salma e delle cartelle cliniche del 58enne deceduto ieri nella clinica Villa dei Fiori ad Acerra. La salma sarà sottoposta ad esame autoptico. Il 58enne, residente ad Afragola, prestava servizio in una scuola di Casalnuovo.
Morti dopo il vaccino AstraZeneca: L’Asl: non erano dosi del lotto bloccato
Due decessi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, a Napoli e in provincia, ma in nessuno dei due casi era stata somministrata una dose del lotto ‘sospetto’ bloccato oggi dall’Aifa in tutta Italia. Per Annamaria Mantile, 62 anni, docente napoletana, l’autopsia ha già chiarito che la morte è stata provocata da un infarto intestinale e non aveva legami con la vaccinazione. Nel caso di Vincenzo Russo, 58 anni, residente ad Afragola e dipendente di una scuola a Casalnuovo, l’autopsia sarà eseguita nei prossimi giorni; l’uomo aveva ricevuto lunedì scorso il vaccino alla Mostra d’Oltremare e successivamente ha accusato un malore che lo ha portato al ricovero e, ieri, alla morte. Sia la vaccinazione della docente che quella di Russo sono avvenute, si apprende da fonti della Asl Napoli 1, in un periodo successivo ai giorni di febbraio in cui sono state impiegate le dosi del lotto ABV2856.