Torre del Greco. Da centro di raccolta dei rifiuti a parcheggio abusivo per gli abitanti della zona e non solo: l’ultimo schiaffo alla memoria di Enrico De Nicola arriva nuovamente dalla pinetina di via Tironi, donata dal primo capo dello Stato alla sua città d’adozione affinché fosse realizzato un parco giochi per i bambini. Un sogno rimasto chiuso tra le pagine del voluminoso «libro degli spot» presentato da Giovanni Palomba durante la campagna elettorale del giugno 2018: «Cancellerò l’isola ecologica della vergogna e restituirò il polmone verde al quartiere», l’impegno del mobiliere con l’hobby della politica.
Un impegno poi portato a termine solo a metà: a marzo del 2019 – una volta «sistemato» il passaggio di consegne tra il consorzio Gema e la ditta Buttol, il colosso ambientale a cui sono affidati i servizi di igiene urbana sul territorio – l’ecopunto voluto dall’ex sindaco Ciro Borriello venne cancellato e bonificato. Doveva essere il primo passo per il rilancio della storica pinetina cara a Enrico De Nicola, ma – una volta rimossi i cassoni dei rifiuti – l’area è stata lentamente abbandonata e dimenticata.
Con buona pace delle «sollecitazioni» arrivate dagli esponenti del M5S in consiglio comunale, pronti a interrogare il leader della carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle elezioni delle 20 euro in merito ai ventilati progetti di rilancio. Domande rimaste senza risposta per due anni, durante cui la pinetina di via Tironi è finita in varie occasioni agli «onori delle cronache» per gli sversamenti illeciti di rifiuti: un’emergenza apparentemente superata – al netto delle «solite» cartacce e bottiglie lasciate ai piedi degli alberi e all’interno delle siepi – e sostituita da un «grande classico» della quarta città della Campania, la sosta selvaggia.
La pinetina di via Tironi è stata, infatti, trasformata in un parcheggio abusivo nel silenzio delle istituzioni pronte a tollerare l’ennesimo schiaffo alla memoria del primo Capo dello Stato.
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