Torre del Greco. «Vado avanti per la mia strada. Le indagini non riguardano l’operato dell’amministrazione comunale, ma le note vicende delle elezioni 2018». Il venerdì di passione per la maggioranza di palazzo Baronale comincia alle prime luci del giorno, ma a metà mattinata il sindaco Giovanni Palomba sembra avere già chiaro il quadro della situazione: «Da come mi è parso di capire – ragiona il primo cittadino – l’inchiesta si riferisce a un consigliere comunale all’epoca schierato con la coalizione di un differente candidato sindaco, non vedo ragioni per valutare ipotesi di dimissioni. Anzi, il 7 aprile voteremo il bilancio».
Senza Mario Buono, finito ai domiciliari a meno di un mese dal passaggio in maggioranza: «In qualche modo, troveremo la quadratura del cerchio» conclude Giovanni Palomba, lasciando intendere nuove «intese politiche» in municipio.
Uno scenario rappresentato – durante la convulsa giornata all’ombra del Vesuvio – a diversi alleati preoccupati dai numeri risicati della maggioranza, mentre il segretario cittadino del Pd invitava nuovamente il primo cittadino a lasciare la poltrona conquistata grazie alle elezioni delle 20 euro: «Il Pd non può tollerare il silenzio assordante sulle implicazioni politiche delle indagini in corso – tuona Salvatore Romano – Si deve riprendere subito la strada giusta e ridare voce ai cittadini onesti della nostra città». L’ennesimo invito alle dimissioni, destinato a cadere desolatamente nel vuoto.
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