Un sogno mai in piedi, lo scudetto, per il Napoli che però ora vuole dimostrare di poter fermare la corsa di chi probabilmente lo scudetto lo vincerà, l’Inter. Oltre l’inseguimento Champions League c’è anche l’orgoglio in campo domani al Maradona per la squadra di Gattuso, consapevole della propria forza e anche degli infortuni che ne hanno frenato a lungo le ambizioni. Ora delusioni e infortuni appartengono al passato, ci sono 90′ dell’emergente Gattuso contro il plurivincitore Conte, della coppia d’attacco del Belgio – uniti dall’amicizia ma domani avversari – Mertens contro Lukaku, delle stella che ha ormai conquistato Milano, Lautaro, contro la stella nascente che deve ancora convincere fino in fondo Napoli, Osimhen.
La sfida ha tante storie ma un obiettivo comune: i nerazzurri puntano a tenere il ritmo scudetto, il Napoli vuole i tre punti per approfittare magari di un inciampo di Atalanta o Juventus, che si sfidano domani, e entrare davvero in zona Champions. Gattuso ha studiato la partita a lungo. Dietro si affida alla coppia Koulibaly-Manolas, due che dovranno brillare come sanno fare nelle partite davvero importanti per frenare gli attaccanti dell’Inter. Non ci sarà spazio per distrazioni, come sa bene anche Meret, chiamato in porta in una delle sfide più importanti della stagione, mentre Ospina guarderà dalla tribuna con il suo infortunio muscolare.
Tanti esami anche in prospettiva, a partire proprio da Meret che vuole il ruolo tutto suo in azzurro, fino a Gattuso concentratissimo a portare il Napoli in Champions prima di salutare De Laurentiis con un sorriso beffardo. Il presidente domani sarà allo stadio, anche lui vuole la vittoria e la Champions, lui che ha avuto la costanza di tenere Ringhio in panchina durante i momenti bui e ora vuole il risultato e i soldi Champions per un nuovo mercato top. E poi c’è Insigne, il capitano azzurro che proprio non ci sta a rimanere per un altro anno fuori dalla giostra Champions, un giocatore che ha deciso di spendere il suo talento a Napoli ma vuole farlo nelle vetrine più importanti, sempre. Le motivazioni e il talento ci sono, mancherà solo il pubblico che però domani sarà per la prima volta dell’era covid vicino agli azzurri, con i cori che i tifosi hanno inviato al club e saranno trasmessi durante la partita. In attesa di stare di nuovo tutti insieme davvero, magari a sentire l’inno della Champions.