Un ritorno alla politica delle zone gialle in Italia potrebbe portare, in estate, a una quarta ondata pandemica da Covid-19. Ciò anche se attualmente il sistema di tracciamento dei positivi funziona meglio rispetto al periodo tra febbraio e marzo di quest’anno, tanto che si è ridotto il numero dei malati che non fanno test per rilevare la presenza del virus Sars-Cov-2.
È quanto emerge dal calcolo differenziale realizzato dal Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia del Consiglio nazionale delle ricerche. L’algoritmo è stato sviluppato dal suo direttore, il fisico Corrado Spinella, e dal suo gruppo di ricerca.
«Siamo in una fase discendente ma con numeri ancora molto alti di positivi a SarsCov2 – spiega Spinella – Secondo il nostro algoritmo un ritorno alla mobilità con prevalenza di zone gialle, un po’ come avevamo a fine 2020, porterà allo sviluppo di una nuova ondata che avrà un suo picco tra giugno e luglio. Avrà numeri di ricoveri lievemente superiori al picco della terza ondata. Un numero di ricoveri che si sarebbe però prospettato ancora maggiore in assenza della attuale campagna vaccinale il cui trend è in crescita. Ciò nonostante, le aperture così anticipate comporteranno comunque l’innesco di una nuova ondata».
«Sempre secondo l’algoritmo, mantenendo il regime di aperture prospettato, ad agosto arriveremo a una cifra di decessi per Covid-19 tra i 160.000 e i 180.000», aggiunge Spinella, che passa poi a descrivere il dato dei test: «Oggi rispetto a 450.000 positivi realmente testati ci sono circa 100.000 positivi Covid in più che non vengono tracciati. La forchetta è più ridotta rispetto a marzo, quando a fronte di quasi 600.000 positivi testati ce ne sono stati, da simulazione, oltre 200.000 in più che sono sfuggiti al tracciamento. Ciò indica che il sistema di monitoraggio sta funzionando meglio».
Una previsione allarmante, che arriva alla vigilia del ritorno della nostra regione in zona gialla, con una serie di allentamento delle restrizioni. Oltre che nell’ennesima giornata in cui i contagi in Campania si attestano intorno alle duemila unità: sono 2.012 i positivi del giorno – di cui 1.359 asintomatici e 653 sintomatici – come emerge dal bollettino dell’unità di crisi della Regione. I tamponi molecolari effettuati sono stati 21.615. La curva del contagio, che venerdì era del 10,02%, è scasa ieri al 9,3%. I posti letto di terapia intensiva occupati 140 rispetto ai 146 di ieri mentre quelli di degenza ordinaria sono 1.499 contro i precedenti 1.513.
Si registrano altri 45 morti, per un totale di 6.189 da inizio pandemia.
Salgono a 31 le vittime del Covid a Terzigno. Ultima in ordine di tempo è Assunta Vanacore, anziana di 84 anni che da giorni era ricoverata all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola. L’anziana s’è arresa dopo una strenua lotta contro il virus. Vedova da tempo, questa mattina la benedizione della salma al cimitero di Terzigno. Nella città vesuviana il numero delle persone attualmente positive è di 122, ma nel corso di questa terza ondata della pandemia la cifra delle vittime è aumentata tragicamente.