Calano le vittime in Campania, 22 morti nelle ultime 24 ore, a fronte di un tasso dei contagi in lieve risalita (oggi al 7,12% ieri era al 6,62%). Al momento la Campania ha iniettato 1.944.569 dosi sulle 2.383.725 ricevute, pari all’81,6%. Ritmo sostenuto anche oggi con 4.000 convocati all’hub di Capodichino e altri 4.100 alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Tornando ai dati di giornata sono 1.503, di cui 444 sintomatici, i nuovi positivi al Covid in Campania, su 21.100 tamponi molecolari processati. In calo le vittime, 22, alto il numero dei guariti, 2.182.
I posti occupati in terapia intensiva – si apprende dal bollettino giornaliero dell’Unità di crisi, aggiornato alla mezzanotte scorsa – sono sostanzialmente stabili a quota 123 (+1) mentre quelli di degenza scendono a 1.433 (-26). Con i 51 mila vaccinati di ieri hanno ricevuto la prima dose 1.405.189 cittadini. Di questi 538.159 hanno avuto la seconda dose. Le somministrazioni effettuate sfiorano i due milioni (1.943.348). Numeri, quelli relativi alle prime dosi, destinati ad aumentare grazie alla proroga a 42 giorni per il richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna per chi fa la prima dose a partire dalla prossima settimana. Tutti coloro che sono già stati vaccinati o riceveranno la prima dose entro domenica continueranno a ricevere il richiamo dopo 21 giorni, mentre per i nuovi vaccinati saranno applicate le sei settimane previste da ieri nella raccomandazione del Cts. Ciò consentirà di aumentare il numero dei vaccinati almeno con una dose.
Una notizia interessante arriva dal fronte della ricerca. La Nextbiomics, società biotech dedicata alla ricerca e allo sviluppo di probiotici di prossima generazione e spin-off dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha depositato domanda di brevetto per un vaccino batterico contro il Covid-19. L’ingegnerizzazione del probiotico Escherichia Coli Nissle 1917, che esprime la proteina Spike del SARS-CoV-2, ha ottenuto un modello innovativo di immunizzazione contro il Covid mediante la stimolazione del sistema immune intestinale. Il vaccino si differenzia dagli altri in quanto non necessita di iniezione, non utilizza un vettore virale come l’Adenovirus e sfrutta la capacità intrinseca di Escherichia Coli Nissle 1917 di modulare la risposta immune.
“Il vaccino di Nexbiomics è simile agli altri già autorizzati in quanto stimola la risposta immune contro la proteina Spike che il Coronavirus usa per infettare le cellule – spiega Giovanni Sarnelli, docente di Gastroenterologia della Università Federico II e Ceo di Nextbiomics – ma se ne differenzia perché utilizza come vettore un batterio probiotico già in commercio e largamente utilizzato”. Diverse le aziende farmaceutiche interessate affinché si possano utilizzare l’invenzione e i dati sperimentali per attuare la sperimentazione clinica e portare sul mercato il nuovo vaccino.