Da lunedì le regioni italiane potranno aprire alle vaccinazioni degli over 40. Il commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, lancia lo sprint della campagna in vista dell’estate, confortato dal calo della curva epidemiologica (oggi ancora sotto i diecimila nuovi casi per il quarto giorno consecutivo) e dall’impennata delle somministrazioni, che oggi hanno superato quota 25 milioni, pari cioè ad un terzo della platea. L’ennesimo step di una road-map che sembra avanzare spedita e che vedrà, già da giugno, l’arrivo delle fiale anche nelle aziende. Ed intanto il premier Mario Draghi, durante il question time alla Camera, ha invitato ad “accelerare sullo sblocco dell’export” prima di “arrivare ad una liberalizzazione dei brevetti”. Dal Senato, invece, è arrivata l’approvazione ad un emendamento al dl Covid che prevde lo scudo penale per medici e infermieri durante il periodo di emergenza. “Un segnale importante – il commento del ministro alla Salute, Roberto Speranza – a chi ha lavorato in primissima linea in una fase così dura ed ha aiutato il Paese con il massimo dello sforzo e dell’impegno”. Sulla questione del richiamo Pfizer, infine, l’Ema ha confermato ufficialmente l’efficacia della seconda dose a 42 giorni, come deciso da tempo dal Comitato Tecnico Scientifico, e ribadito questa mattina dallo stesso coordinatore Franco Locatelli. Da lunedì, dunque, si aprirà ufficialmente una nuova fase della campagna vaccinale, alla quale potranno aderire anche i nati fino al 1981, vale a dire gli over 40. In una lettera inviata alle Regioni, Figliuolo raccomanda comunque ai governatori “l’assoluta necessità di continuare a mantenere particolare attenzione per i soggetti fragili, classi di età over 60, cittadini che presentano comorbidità, fino a garantirne la massima copertura”. Per questo l’inizio delle somministrazioni per i più giovani non partiranno contemporaneamente in tutta Italia, ma solo nelle regioni che sono già pronte e che hanno già completato la vaccinazione di gran parte delle categorie citate dal commissario. Nel frattempo, con l’avvicinarsi delle vacanze, il governo sta pensando alla possibilità di consentire le vaccinazioni anche ai turisti in visita in regioni diverse da quella di residenza. L’accordo sembra essere vicino, come ha anticipato l’assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Il commissario Figliuolo è determinato – ha detto -, c’è un tema di sistemi informativi da mettere in comunicazione tra di loro, ma attraverso l’anagrafe vaccinale nazionale io credo che ci si arriverà in breve tempo”. Le regioni hanno utilizzato il 91% delle dosi a loro disposizione, con Puglia, Lombardia e Sardegna tra le più virtuose. E proprio oggi è cominciata la distribuzione di altre 2,1 milioni di dosi, alle quali – entro il fine settimana – si aggiungeranno le restanti dei previsti 3 milioni. Nel Lazio si punta ad arrivare all’immunità di gregge già ad agosto. In Campania, invece, con l’arrivo di altre 215 mila dosi è ripartita la campagna che aveva subito un piccolo rallentamento. Inusuale, poi, il caso di San Marino che proprio da lunedì aprirà al cosiddetto “turismo vaccinale”. La doppia dose costerà 50 euro, con prenotazione alberghiera 7 giorni prima del soggiorno che dovrà essere di almeno tre notti per due volte in 21 giorni. L’iniziativa è aperta a tutti, tranne che agli italiani per via del mancato accordo ancora con il governo. Sul fronte Pfizer, infine, l’Ema mette la parola fine alla disputa sui 42 giorni del richiamo. “Non è una deviazione rispetto alla raccomandazione”, spiega l’Agenzia europea spiegando che nei test clinici la somministrazione della seconda dose era prevista fino a 42 giorni. Informazioni, tra l’altro, presenti anche nel bugiardino del vaccino. (
In Campania richiami Pfizer a 30 giorni
A livello nazionale si punta sulle sei settimane, ma la Campania sceglie una strada alternativa intermedia: per i richiami di Pfizer e Moderna si punta su un intervallo massimo di 30 giorni. E’ l’indicazione data oggi dall’Unità di crisi alle Asl, tenendo conto delle forniture di vaccini comunicate, per le prossime settimane, dalla struttura commissariale. Dunque “i cittadini che da domani riceveranno la prima dose saranno convocati dopo 30 giorni per il richiamo, mentre quelli già vaccinati ad oggi saranno convocati entro i 21 giorni (Pfizer) o 28 giorni (Moderna) e comunque non oltre il 30.mo giorno”, si legge nella comunicazione. Il tutto mentre gli hub vaccinali partenopei riprendono a pieno regime dopo i due giorni di stop legati alla mancanza di dosi Pfizer. Oggi c’è stato il previsto arrivo di 215.000 dosi Pfizer all’aeroporto di Capodichino e così alle 15 sono riprese le operazioni nei due maggiori centri cittadini, all’aeroporto di Capodichino e nella Mostra d’Oltremare. Ricostituite le scorte, riapriranno domani anche alcuni piccoli centri dell’Asl Napoli 2 che da lunedì a oggi ha dedicato la rimanente parte dei vaccini solo ai richiami, interrompendo le prime dosi. La riapertura è certa fino a domenica, poi tutto dipenderà dalla disponibilità dei vaccini per i primi giorni della prossima settimana.
Da domani l’Asl Napoli 1 riparte a pieno regime con 11.508 convocati nella sola città capoluogo. Alla Mostra d’Oltremare saranno convocate 4.500 persone, all’hangar di Capodichino 4.000, al Museo Madre 600, alla Stazione Marittima 1.000, alla Fagianeria di Capodimonte 1.408. Sono andate avanti tutta la notte le operazioni di vaccinazione all’hub realizzato dall’Asl alla caserma Ferrari Orsi di Caserta, sede della Brigata Bersaglieri Garibaldi, dove è in corso dalle 6 di ieri l’Astra Day. Come previsto, sono state raggiunte in 24 ore, alle 6 di stamani, le quasi 5000 somministrazioni (4980) che hanno riguardato cittadini dell’età media di 29 anni. Prevista complessivamente l’inoculazione di 7044 dosi, pari al numero di persone che si sono prenotate.
Nel frattempo è ripresa all’hub dei Bersaglieri anche l’ordinaria campagna di vaccinazione. Sul fronte dei dati, la curva dei contagi resta stabile con un numero di nuovi positivi estremamente elevato che vede la Campania (1.127) alle spalle della Lombardia (1.198) dove però sono stati processati oltre 50mila tamponi tra molecolari e antigenici. Qui invece i positivi sono calcolati sui soli molecolari esaminati, 18.229. Ieri l’indice di positività era pari al 6,78%, oggi è del 6.18%. Trenta i decessi e 1.953 le persone guarite. In merito alla situazione negli ospedali, aumentano i posti occupati in terapia intensiva sono 116 (+5); calano invece in degenza dove oggi sono 1307 (-46 rispetto al giorno precedente).
E’ la Sicilia la regione ancora ultima classifica per somministrazioni
La Sicilia attende ancora di svoltare sulla campagna vaccinale: anche oggi è condannata a restare ultima, stavolta secondo l’indice YouTrend, che valuta la situazione fino al 10 maggio e prende in considerazione non i numeri assoluti dei vaccini somministrati, ma cinque parametri che comprendono anche le dosi fatte rispetto al numero di fiale ricevute. Secondo questo indice, la Sicilia totalizza 55 punti (su un totale di 100), dietro alla Calabria, 58.
La media nazionale si attesta a 74 punti. Ma in attesa del probabile passaggio in zona gialla previsto per lunedì prossimo, l’Isola oggi si piazza sesta in Italia per numero di contagi: 607, mentre soltanto ieri si trovava appena dietro la Campania. Cala di un punto, sempre rispetto a ieri, il tasso tra tamponi e positivi, che si porta al 2,3%, lo 0,3% in meno sulla media nazionale che è del 2,6%. Scende anche il numero dei morti: 22, quattro in meno sul precedente rilevamento, ma comunque alto, se si considera che due giorni fa i decessi erano stati 6. In netto calo anche il numero degli attuali positivi: 20.035 con un decremento di 2.127 casi. I guariti oggi sono 2.712 e negli ospedali i ricoverati scendono di 48 unità, attestandosi a 1.044. In controtendenza i ricoveri nelle terapie intensive, che crescono di otto rispetto a ieri, portandosi a 125. Catania registra il numero maggiore di contagi, 247, chiude Trapani con 22. Intanto, domani parte la campagna di vaccinazione per la fascia 50-59, le cui prenotazioni sono aperte dal 6 maggio. Era già in corso, invece, la vaccinazione dei soggetti della stessa età ma con patologie. E oggi la Regione fa sapere che ai cinquantenni che stanno bene sarà proposta la vaccinazione con AstraZeneca, ma su base volontaria, considerato che ancora l’Aifa non si è espressa sulla opportunità di somministrare il farmaco anglio-svedese a chi ha meno di 60 anni. E per quanto riguarda le vaccinazioni, prosegue con successo la campagna nelle isole minori della Sicilia: oggi nelle Eolie si è aggiunta Stromboli alle 4 altre Covid-free: Salina, Alicudi, Filicudi, Panarea. Le ultime saranno Vulcano e Lipari, già in settimana.