Castellammare ha l’arenile con il più alto numero di rifiuti spiaggiati di tutta la Campania. Un triste primato che viene fuori dall’indagine Beach Litter 2021 di Legambiente che ha lanciato una tre giorni (14-15-16 maggio) per “Spiagge e Fondali Puliti”. Il circolo stabiese Woodwardia ha monitorato il tratto di via De Gasperi durante il mese di aprile, dove sono stati ritrovati mediamente 10 rifiuti ogni metro lineare di arenile. Un vero e proprio scempio ambientale causato, per larga parte, dai rifiuti che vengono trascinati a mare dal fiume Sarno, ma anche dall’inciviltà di chi getta mozziconi di sigarette o bottiglie di vetro in spiaggia dopo una passeggiata, passando alla pulizia che viene garantita solo per pochi giorni all’anno.I rifiuti censiti da Legambiente sono di ogni forma e tipo, per lo più usa e getta, legati principalmente agli imballaggi, al consumo di cibo e ai rifiuti da fumo: dalle bottiglie ai contenitori e tappi di plastica, dai mozziconi di sigaretta ai calcinacci e ai frammenti di vetro, per arrivare a dischetti, guanti e mascherine.
La plastica resta il materiale più trovato dei rifiuti spiaggiati. In Campania il monitoraggio e’ stato effettuato su 14 spiagge: nella provincia di Caserta la foce del fiume Garigliano a Sessa Aurunca; nella provincia di Napoli, due spiagge a Napoli (Mappatella Beach e il litorale San Giovanni a Teduccio), l’arenile stabiese a Castellammare di Stabia, il lido delle Monachelle e la spiaggia di Lucrino a Pozzuoli, la spiaggia libera Licola a Giugliano in Campagna, la spiaggia Romana a Bacoli; nella provincia di Salerno la spiaggia presso la foce del fiume Tusciano a Battipaglia, l’area protetta Legambiente Eboli, la spiaggia libera a Pontecagnano Faiano e la spiaggia del Caterpillar a Salerno, la spiaggia dei Pioppi a Pollica, la spiaggia dell’oasi dunale Paestum a Capaccio Paestum e la spiaggia Mercatello a Salerno.Sul podio delle spiagge più inquinate c’è proprio Castellammare, sequestra da quella della Foce a Sessa Aurunca e da Lucrino, nel comune di Pozzuoli.
«L’inquinamento da plastica in mare e sulle spiagge – dichiara Francesca Ferro, direttrice regionale di Legambiente – resta, insieme all’emergenza climatica, l’altra grande questione ambientale da affrontare con interventi e politiche mirate tenendo alta l’attenzione sul tema. Per questo chiediamo che l’Italia emani entro il 3 luglio 2021 il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea pensata per bandire e ridurre la produzione e commercializzazione di alcuni prodotti di plastica monouso su tutto il territorio nazionale. È necessario mettere in campo misure di contrasto alla plastica e ai rifiuti galleggianti per proteggere la bellezza dei nostri territori, diffondere cittadinanza responsabile e consapevole e incentivare il turismo sostenibile».Nel frattempo, la Regione Campania ha già annunciato la volontà di rimettere in funzione la griglia di contenimento dei rifiuti alla foce del fiume Sarno. Mentre il Comune di Castellammare ha firmato un accordo con Regione, Arpac e Università Parthenope per la bonifica dell’arenile.