Un boato sordo. Il sole non è ancora sorto, ma per alcuni residenti che vivono tra via Carlo Alberto e via Cavour, la sveglia è già suonata. Ha le sembianze di un terremoto, perché mentre un vecchio rudere abbandonato va giù – un’abitazione storica che ha ceduto il passo ai tempi e all’incuria – i letti cominciano a tremare. Sono pochi secondi di autentico terrore. Quanto basta per svegliare un intero quartiere ancora immerso nel sonno più profondo. Sono da poco passate le 5 del mattino e da Terzigno arrivano le prime chiamate al centralino dei vigili del fuoco. In strada il boato del crollo ha lasciato spazio a un silenzio assordante, prima del vociare di chi s’è precipitato in strada per capire cosa fosse accaduto qualche istante prima. Il vecchio rudere è lì, “disteso” sull’asfalto. Resta in piedi appena un muro, ultimo baluardo di quello che era un tempo un’abitazione storica che forse avrebbe meritato maggiore attenzione e maggiore valorizzazione. Le macerie cancellano tutto, anche le vecchie e storiche porte di legno. Ora ridotte a un ammasso di pezzi irregolari e oggi buoni solo per finire in discarica. Dietro un cancello di ferro le pietre vengono ammassate. Durante il crollo viene danneggiata anche un’abitazione adiacente. Sono stati proprio i residenti di quella casa a lanciare l’allarme. L’incubo che sotto le macerie sia rimasto qualcuno viene subito spazzato via dalla conta dei residenti. Sono appena le 5 del mattino e sono tutti in casa. Anche le strade sono vuote. Il crollo prima dell’alba ha evitato di trasformare quel simbolo dell’incuria nell’ennesima immagine di una tragedia che poteva essere evitata. «Ma per noi è stato l’inferno, credevamo che stesse per crollare tutto. Poi abbiamo visto quella casa abbandonata da decenni venire giù in pochi attimi», racconteranno i residenti della zona poche ore dopo il crollo. In mattinata arrivano, oltre ai carabinieri, anche i vigili del fuoco. Transennano l’area e mettono in sicurezza la zona. Alle spalle di quel rudere ormai diventato un ammasso di polvere e pietre giganteggia uno dei tanti scempi ambientali consumatisi negli anni, un vecchio edificio abusivo in costruzione e mai completato. Mentre quel pezzo di storia della città s’arrende al tempo e viene spazzato via dalle ruspe – un’antica casa a cupola di un secolo fa – lungo le strade di Terzigno si intravedono sempre più edifici del genere che non vengono buttati giù neanche dalla magistratura.
ULTIM’ORA
15 maggio 2021
Crolla un vecchio rudere a Terzigno, spazzato via un pezzo di storia