Torre del Greco. Prima lo stato di agitazione, poi una «fitta attività di mobilitazione e protesta tesa alla tutela della dignità professionale e al riconoscimento del diritto all’assistenza». Rischia di provocare – non bastassero i disagi registrati a partire dal mese di marzo, quando il sindaco Giovanni Palomba nominò la giunta dell’inciucio – una vera e propria paralisi del welfare all’ombra del Vesuvio il braccio di ferro portato avanti dall’amministrazione comunale relativamente alla proroga dei contratti di 25 lavoratori oggi in forza al settore politiche sociali.
Dopo l’esposto al prefetto Marco Valentini inviato dagli amministrativi specializzati esclusi dalla «lista di gradimento» stilata dall’assessore Maria Pirozzi, sono i vertici provinciali della Cisl funzione pubblica a denunciare «l’inspiegabile immobilismo dell’ente di palazzo Baronale, a discapito delle professionalità e dei servizi offerti ai cittadini».
Un affondo finito nero su bianco all’interno di una nuova missiva inviata in prefettura a Napoli: «Non si comprendono le reali motivazioni o condizioni ostative che impediscono la proroga dei contratti del personale che ha garantito e continua a garantire i servizi di prossimità alla collettività», sottolineano Giuseppe Manfredi, Maria Uccello e Luigi D’Emilio.
Di qui – alla luce della completa assenza di dialogo e confronto con l’amministrazione comunale – l’appello al prefetto di Napoli per fare luce sul futuro di 25 lavoratori, il cui contratto scade tra poco meno di 20 giorni. «E’ fastidiosamente anacronistico parlare di effimere e temporanee proroghe dei contratti di lavoro a tempo determinato – la stoccata finale dei sindacati a Giovanni Palomba & company – anziché affrontare costruttivamente il tema della stabilizzazione dei cosiddetti “precari” della pubblica amministrazione».
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