Mario Zingone stava tornando a casa, dopo una serata di lavoro in ristorante. Avrebbe salutato la moglie e dato un bacio a ognuno dei suoi quattro figli, come tutte le sere. Poi avrebbe riposato. Ma lungo la strada che doveva riportarlo a casa, Mario ha trovato la morte. Un destino assurdo: lo scontro tra un’auto e lo scooter, all’incrocio tra via Quarto e via Albanese, a Sant’Egidio del Monte Albino, lui che viene sbalzato dalla sella del motorino e batte violentemente con la testa sull’asfalto, dopo aver impattato già contro la vettura, una Hyundai 10, sulla quale viaggiavano un ragazzo di Pompei e una ragazza di Scafati, di 18 anni.
Mario Zingone resta a terra per diversi minuti, privo di sensi, prima dell’arrivo dell’ambulanza che lo trasferisce d’urgenza all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Una corsa disperata, che purtroppo non serve a nulla. Ha perso troppo sangue ed ha un subito un pesante trauma cranico, nonostante i medici provino in ogni modo a rianimarlo, muore durante la notte nel presidio sanitario dell’agro. Una tragedia evitabile sulla quale ora dovranno fare luce i carabinieri della Tenenza di Pagani, agli ordini del comandante Simone Cannatelli, per accertare se ci sono responsabilità per la morte del trentottenne. La salma è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, che dovrà decidere se disporre l’autopsia. Mario Zingone era uno chef. Cresciuto nel rione Annunziatella di Castellammare di Stabia, qualche anno fa si era trasferito ad Angri assieme alla moglie Arianna, un insegnante di Torre Annunziata.
Quattro figli, una bella casa e un lavoro da cuoco nel ristorante “Il Bagatto” di Pagani. Un lavoratore infaticabile che tutte le sere, dopo aver finito il servizio, percorreva quelle stradine un po’ buie dell’agro nocerino sarnese, per tornare a casa. La zona dov’è è avvenuto l’incidente, all’incrocio tra via Quarto e via Albanese, si trova quasi al confine tra Sant’Egidio del Monte Albino e Pagani. A poche decine di metri, Mario si sarebbe immesso sulla strada principale che lo avrebbe portato a casa, ad Angri. Toccherà agli investigatori, adesso, cercare di capire cosa è accaduto e ricostruire la dinamica dell’incidente. Il diciottenne di Pompei, come da prassi in questi casi, è indagato per omicidio stradale. Anche lui è finito in ospedale, ma se l’è cavata con una prognosi di 8 giorni, mentre è stata immediatamente dimessa la coetanea di Scafati, che era in auto con lui. Entrambi sono stati ascoltati dagli investigatori impegnati a ricostruire la dinamica dell’incidente.
A chiedere di fare piena luce sulla vicenda è la famiglia di Mario Zingone, sconvolta per il decesso del trentottenne. Lo chef stabiese lascia quattro figli, tutti piccoli, e la moglie Arianna, l’amore della sua vita. Una tragedia immane, che ha sconvolto i tantissimi amici che conoscevano Mario come un lavoratore infaticabile e nella giornata di ieri gli hanno voluto dedicare un pensiero anche attraverso i social.