Centotrentaquattro scatti per ricordare il mitico Diego Armando Maradona e il riscatto di una città, Napoli, che nel suo campione ha trovato un esempio di rivincita sociale, sempre valido anche oggi per i tanti ragazzi del capoluogo partenopeo. E’ la mostra “Diego Armando Maradona: il riscatto di una città attraverso lo sport”, inaugurata oggi al centro commerciale Jambo1 di Trentola Ducenta, bene confiscato alla criminalità organizzata, alla presenza del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Presente anche il presidente della Camera Roberto Fico, che era però in visita privata visto che la curatrice della mostra è la compagna Ivonne De Rosa. La mostra, gratuita, sarà visitabile fino al 31 dicembre. “Maradona – dice la De Rosa – è il simbolo del riscatto sociale di un’intera città, un uomo che ha regalato mille emozioni al popolo ma che ha anche tracciato una strada di rivalsa, venendo da un’infanzia non facile. Quando il Jambo mi chiese di organizzare una mostra che avesse una forte valenza sociale, ho subito pensato a Maradona e alle foto d’archivio di Sergio Siano”.
Questi, già nel 2018, aveva realizzato un libro fotografico su Maradona, poi è arrivata questa proposta cui era impossibile dire di no. “Ho sempre sognato di fare una mostra del genere – dice Siano – una specie di album di famiglia, un modo di tuffarci in un passato che però ancora oggi continua a regalare emozioni, e ad essere attuale. Tanti ragazzi di oggi si informano su Maradona, vestono la sua maglia numero 10. Diego sarà sempre un patrimonio di Napoli”. “Esporre inoltre queste foto – aggiunge Siano – in un centro come il Jambo sottratto alla criminalità organizzata, che tanto male ha fatto a Napoli e alla Campania, anche quando Maradona giocava e faceva vincere, è un modo per rendere ancora più forte questo messaggio di riscatto. Riscatto attraverso lo sport, come ci ha insegnato Maradona, ma anche attraverso la legalità, come la vicenda Jambo insegna”. Presente anche Giuseppe Bruscolotti, vecchio compagno di squadra e amico di Diego.
L’esposizione si propone di ripercorrere la narrazione quasi filmica della storia di Maradona. Nelle immagini c’è il racconto di una rivincita di un giovane napoletano d’adozione, di un uomo di squadra, che porterà alla vittoria di due scudetti, di una Coppa Italia, di un Supercoppa Italiana e di una Coppa Uefa. In queste immagine il fuoriclasse argentino è raccontato per quello che è stato: “un grande e stimato atleta – è stato sottolineato – un riferimento per i compagni di squadra ed un uomo dal forte fervore rivoluzionario che oltre lo sport ha scelto di esporsi e immolarsi in favore delle realtà più deboli, di cui egli stesso era stato parte”.