Torre del Greco. «Le proteste degli ultimi giorni sono l’ennesima dimostrazione dell’inefficacia dei provvedimenti varati dall’amministrazione comunale per la gestione del settore Nu: la piaga del trasbordo dei rifiuti rischia di provocare ulteriori tensioni sociali in una città già stremata». Non nasconde i propri timori Romina Stilo, l’ex vicesindaco oggi a capo della commissione trasparenza del Comune. La notizia dei «presidi» organizzati in vari punti di Torre del Greco – a partire dalla rotonda dell’autostrada fino alla periferica viale delle Industrie – suona come un preoccupante campanello d’allarme per il capogruppo della lista civica Forza Torre: «I cittadini sono, giustamente, esasperati – premette Romina Stilo -. Perché una pratica “provvisoria” come il trasbordo dei rifiuti in strada, legittima in casi eccezionali, si è trasformata in un’operazione di prassi. Con tutti i rischi ambientali del caso».
Una circostanza evidenziata in varie occasioni dai banchi dell’opposizione di palazzo Baronale, ma senza risposte concrete: «Non solo abbiamo sollevato i problemi oggi nuovamente al centro di proteste e polemiche, ma abbiamo offerto indicazioni per provare a uscire dal tunnel in cui Giovanni Palomba & company hanno fatto piombare Torre del Greco – evidenzia l’esponente del centrodestra all’ombra del Vesuvio – Ma l’amministrazione comunale non sembra intenzionata, a dispetto dei risultati, a modificare un indirizzo politico scellerato: non riesco a immaginare dove vogliano arrivare prima di prendere decisioni concrete a tutela della salute pubblica».
Concetti rilanciati dai due esponenti del M5S in consiglio comunale: «La “soluzione” per il trasbordo dei rifiuti era un disastro annunciato – attaccano Vincenzo Salerno e Santa Borriello – Da un anno gli abitanti di via Sant’Elena e dintorni, così come accade in varie zone della città, patiscono le sofferenze legate a tale pratica. Ora qualsiasi intervento sarà solo una toppa e si rincorreranno le emergenze lungo tutto il territorio».
Criticità capaci di ridurre – secondo i pentastellati del Comune – la quarta città della Campania «ai limiti della decenza». Di qui, l’ultimatum al capo della sgangherata carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle elezioni del giugno 2018: «La strada per provare a uscire dal tunnel è cominciare a pretendere quanto previsto dal capitolato d’appalto. Il sindaco Giovanni Palomba è obbligato, a nostro avviso, a indire un tavolo tecnico con la prefettura per organizzare tali presidi con il coordinamento della polizia municipale e le forze dell’ordine – concludono i due rappresentanti del M5S – soprattutto alla luce di un programma prestabilito di date e luoghi dove effettuare i trasbordi dei rifiuti».
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