Torre del Greco. Un nuovo terremoto politico scuote le fondamenta di palazzo Baronale e mette a rischio i fragili equilibri della traballante carovana del buongoverno guidata dal sindaco Giovanni Palomba: la baby politica Annalaura Guarino – erede dell’ex assessore Ferdinando Guarino e già alla seconda esperienza in municipio – saluta la maggioranza e rassegna le dimissioni da consigliere comunale.
Un addio formalizzato attraverso una pec inviata al segretario generale Pasquale Incarnato e destinato a scatenare ulteriori fibrillazioni all’ombra del Vesuvio: ufficialmente, a convincere la figlia d’arte a lasciare lo scranno in Comune sono state ragioni personali – legate a orari lavorativi divenuti incompatibili con la carica istituzionali – ma, dietro le dimissioni, ci sarebbe la malcelata insoddisfazione per i «risultati» ottenuti fino a oggi dall’amministrazione comunale uscita vincitrice dalle avvelenate elezioni delle 20 euro del 2018.
Malcontento espresso già alla vigilia della «pausa estiva» e ribadito, inutilmente, durante la prima infruttuosa riunione di maggioranza organizzata a inizio settembre: «Discutiamo sempre di “massimi sistemi” e non affrontiamo mai i problemi in modo concreto», il disappunto espresso a diversi colleghi dell’assise e ora sfociato in irrevocabili dimissioni.
L’uscita di scena di Annalaura Guarino spalanca così le porte del ritorno a palazzo Baronale del commercialista Ciro Accardo, ex assessore con Ciro Borriello e primo dei non eletti della lista civica Ci vuole coraggio. Un nome della prima ora della «squadra» di Giovanni Palomba, eppure tenuto in «panchina» per tre anni: circostanza ora destinata a pesare sulle scelte politiche del commercialista riportato in Comune dalle dimissioni a sorpresa della baby politica.
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