Torre del Greco. Sembra il «remake» di un film già andato in scena a cavallo tra il 2012 e il 2014. Alla guida della quarta città della Campania era stato eletto – a sorpresa – l’avvocato Gennaro Malinconico e la sua amministrazione comunale, complici i frequenti scontri all’interno della sua litigiosa coalizione, venne rapidamente «bollata» come la peggiore della storia politica di Torre del Greco. Al punto da fare rimpiangere il predecessore Ciro Borriello, poi tornato in «pompa magna» a palazzo Baronale grazie al successo elettorale contro Loredana Raia & company. Sono passati sette anni, ma la storia – visti i disastri della «carovana del buongoverno» guidata da Giovanni Palomba – si ripete e l’ombra dell’ex deputato di Forza Italia si allunga nuovamente sul municipio: «Tornerò», la sfida lanciata dal chirurgo plastico di via del Monte attraverso i social.
Tre anni da incubo
Il malcontento per l’operato dell’amministrazione comunale uscita vincitrice dalle elezioni delle 20 euro del 2018 si tocca con mano: a partire dalla cronica emergenza rifiuti – in quattro anni, la percentuale di raccolta differenziata è crollata dal 52% al 38% – passando per la completa assenza di progetti per lo sviluppo e il rilancio del territorio fino ai ritardi registrati per le opere pubbliche già in cantiere da anni. Così è bastata una foto postata su Facebook – un’immagine di Ciro Borriello a un corteo organizzato dagli ex obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione – e accompagnata dalla frase «sempre in prima linea» per scatenare la fantasia e le speranze degli internauti. Pronti a «invocare» il ritorno-bis del sindaco dei fatti. Un appello davanti a cui, per la prima volta, Ciro Borriello si è deciso a rompere gli indugi: «Tornerò», la risposta capace di infiammare i social.
I primi approcci
D’altronde, il guanto di sfida lanciato da Ciro Borriello arriva al termine di una prima serie di «contatti» avviati dall’ex sindaco per recuperare alleati e tracciare le basi della futura corsa alle urne. Magari nel 2023, alla scadenza naturale del mandato di Giovanni Palomba. Quando il disastro dell’attuale coalizione a trazione Pd potrebbe essere diventato definitivo e quando il processo relativo allo scandalo rifiuti & mazzette – in cui Ciro Borriello è imputato per corruzione, dopo l’arresto del 2017 – potrebbe essere arrivato al verdetto di primo grado.
@riproduzione riservata