Pompei. “Pink-Floyd: Live at Pompeii”, 50 anni dopo la registrazione del film-concerto che ancora oggi rappresenta una pietra miliare nella storia del rock, il regista Adrian Maben (cittadino onorario di Pompei dal 2015 ndr) ritorna negli Scavi con la sua troupe. In gran segreto (vedi foto con la ballerina Alessandra Sorrentino) il regista 79enne scozzese ma dal cuore italiano ha diretto per tre giorni, tra Via dell’Abbondanza e l’antico Anfiteatro, un ulteriore docufilm di prossima uscita in Tv che celebrerà il 50esimo anniversario dalla storica entrata dei Pink Floyd negli Scavi. L’ultima ripresa del “remake” è stata effettuata ieri mattina. Negli Scavi di Pompei c’era anche Maben, ripartito pochi istanti dopo aver diretto l’ultima ripresa del nuovo documentario. Dal 4 al 7 ottobre del 1971, la rock band britannica dei Pink Floyd composta da David Gilmour, Nick Mason, Roger Waters e Richard Wright, si esibì nell’anfiteatro romano più suggestivo al mondo, registrando un leggendario film-concerto. Un successo internazionale, di pubblico e di critica, che quest’anno, in occasione del cinquantenario, sarà ricordato con una serie di eventi sia dal regista, che dal Sovrintendente Gabriel Zuchtriegel e dal sindaco Carmine Lo Sapio. “Stiamo mettendo in cantiere una serie di iniziative per celebrare come merita questo traguardo e, assieme al direttore del Parco Archeologico, vogliamo in tal modo rendere onore ai Pink Floyd e ad Adrian Maben, che con il proprio contributo hanno ulteriormente arricchito il nome della città di Pompei agli occhi del mondo – così il sindaco – . In cantiere ci sono una serie di manifestazioni tra Parco archeologico e città nuova che non deluderanno fans e visitatori”. Nota curiosa: a far entrare il regista negli Scavi, 4 giorni fa, è stata l’insistenza di una guida turistica. Maben era stato infatti bloccato dalla sicurezza perchè sprovvisto di greenpass.
CRONACA
2 ottobre 2021
Pompei, un docu-film per raccontare lo storico concerto dei Pink Floyd