“La giunta è inadeguata”. L’ex primo cittadino e neo leader della minoranza Vincenzo Iaccarino boccia subito il nuovo esecutivo nominato dal sindaco Salvatore Cappiello. E così, mentre si attende la convocazione della prima seduta del consiglio comunale, a Piano di Sorrento le polemiche non si arrestano. Iaccarino, sconfitto la scorsa settimana da Cappiello dopo cinque anni di governo cittadino, esprime amarezza per le nomine degli assessori e chiede massimo rigore nelle verifiche sulle compatibilità degli eletti.Lo fa in una nota pubblicata anche sui social network. Iaccarino non usa mezzi termini e attacca il suo successore Cappiello: “Con la nomina della giunta e quello che sta emergendo in sede di verifica preliminare sugli eletti emerge un tatticismo politico da prima Repubblica da parte di Cappiello che deve fare i conti con situazioni assolutamente critiche che riguardano tanti, troppi neo-eletti e anche riconfermati – sottolinea Iaccarino, ora consigliere comunale di opposizione – Attendiamo l’esito delle verifiche preliminari che, auspichiamo, siano dettagliate e non trascurino alcunché in modo che il consiglio possa procedere alla convalida in piena scienza e coscienza. In ogni caso l’esecutivo nominato da Cappiello rispecchia accordi pre-elettorali, mortifica qualche eletto e a nostro avviso è inadeguato a reggere la sfida amministrativa che l’attende”.
Il clima politico a Piano di Sorrento, insomma, non è dei migliori. Altro che rose e fiori. Gli strascichi della campagna elettorale si fanno ancora sentire tanto che Iaccarino apre un nuovo fronte di discussione: quello degli accertamenti per eventuali incompatibilità degli eletti della nuova maggioranza.
Per Cappiello, dopo aver proceduto alla nomina della sua prima giunta, ora resta da individuare, assieme ai propri alleati, la strategia giusta per altre poltrone di rilievo. Innanzitutto c’è da riempire la casella della presidenza del consiglio comunale: in pole position c’è Giovanni Ruggiero, primo degli eletti alle Comunali di Piano di Sorrento con quasi 1.000 voti. Ma non va scartata neppure l’ipotesi che conduce agli ex assessori Maurizio Gargiulo e Costantino Russo.