Torre del Greco. L’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba «apre l’ombrello» dopo la pioggia di fondi – complessivi 206.000 euro arrivati dal governo per la valorizzazione delle attività oratoriali destinate ai minori – distribuita a parrocchie e comunità di culto del territorio. E a restare a secco potrebbero essere proprio chiese e congregazioni, i cui progetti sono ora finiti sotto i riflettori dell’ente di palazzo Baronale.
Al via i controlli
Dopo gli affondi del presidente della commissione trasparenza Romina Stilo e l’interrogazione presentata dagli esponenti dell’opposizione Luigi Caldarola e Vincenzo Salerno al segretario generale Pasquale Incarnato, la super-dirigente Claudia Sacco – a capo del settore politiche sociali – ha firmato una dettagliata relazione in cui sono illustrate le «ragioni» della contestata procedura adottata dall’amministrazione comunale e comunicato l’avvio dei controlli a carico dei beneficiari dei soldi arrivati dal governo. Verifiche certosine, con l’ente di palazzo Baronale pronto a chiedere a parrocchie e comunità di culto perfino il certificato di regolarità contributiva e il certificato antimafia. «Si tratta di accertamenti-standard – ha specificato Claudia Sacco durante, convocata nuovamente in commissione trasparenza – Chiaramente, la stragrande maggioranza degli enti beneficiari presenterà una semplice autocertificazione».
Stessi fondi per tutti
Sempre durante l’audizione a palazzo Baronale la super-dirigente ha evidenziato come la decisione di assegnare a tutti i beneficiari la stessa somma di 12.144 € – a prescindere dai differenti punteggi assegnati dalla commissione ai 17 progetti – fosse stata assunta su indicazione politica «a voce» per premiare la qualità di ogni progetto. Una considerazione «fuori griglia» rispetto ai parametri previsti dall’avviso pubblico, capace di alimentare le perplessità degli esponenti sulla linearità della procedura.
La comunità luterana
Capitolo a parte per la comunità evangelica con indirizzo in un garage di via dei Naviganti, su cui – si legge nella relazione – sono in corso specifici controlli relativi all’individuazione fisica e topografica delle sedi in cui si dovrebbero, il condizionale è d’obbligo, svolgere le attività oratoriali.
@riproduzione riservata