Torre del Greco. Il Comune sbaglia i conti relativi agli incassi legati alla raccolta differenziata e lo spettro di un nuovo salasso Nu spaventa i contribuenti di Torre del Greco. è racchiusa nelle 32 pagine della bozza di transazione con la ditta Buttol – provvedimento approvato dall’esecutivo guidato dal sindaco Giovanni Palomba a metà settimana – l’ultima beffa sul fronte rifiuti all’ombra del Vesuvio: un errore di calcolo di circa un milione di euro destinato – al netto delle ottimistiche previsioni della dirigente «a progetto» Claudia Sacco e del dirigente ad interim Gennaro Russo – a scatenare un vespaio di polemiche e non solo.
La stima sballata
Per capire la questione nel dettaglio, bisogna riavvolgere il nastro del calvario Nu fino all’aprile del 2020. Quando, cioé, la ditta Buttol firma il contratto per la gestione dei servizi di igiene urbana a Torre del Greco. Secondo la «formula» prevista dal piano industriale approvato dalla maggioranza uscita vincitrice dalle «elezioni delle 20» euro del giugno 2018 parte dei pagamenti dovuti alla concessionaria dell’appalto – appunto, la ditta Buttol – sarebbero stati riconosciuti direttamente dai consorzi di filiera di plastica e vetro, come ricavi della raccolta differenziata effettuata sul territorio. La stima degli incassi prevista in sede di contratto in favore del colosso ambientale con sede legale a Sarno si aggirava intorno al milione e 173.000 euro, ma – numeri alla mano – i proventi della frazione multimateriale, complici gli imprevisti provocati dall’emergenza sanitaria scatenata dal Covid-19, si sono attestati intorno ai 175.000 euro e spiccioli. Un «danno» di circa un milione di euro per la ditta Buttol, pronta a battere cassa con l’ente di palazzo Baronale per recuperare il «maltolto». Già a ottobre del 2020 l’azienda di igiene urbana, attraverso una nota inviata dall’avvocato Gherardo Marone in Comune, evidenziarono le errate previsioni dell’ente di palazzo Baronale in relazione ai proventi derivanti dal Conai e «invitarono» l’amministrazione comunale «a rivalutare le stime oppure a ritirare la delega al gestore e a riconoscere allo stesso l’importo “pieno” del canone».
Il parere legale
Per dirimere la vicenda l’ente di palazzo Baronale si è rivolto all’avvocato Adriano Bellacosa di Nocera Inferiore per un parere legale in merito ai «rischi» collegati a un’eventuale risoluzione contrattuale con la ditta Buttol e a un nuovo contenzioso sulla Nu. Un primo riscontro era arrivato già a fine dicembre del 2020 e aveva portato poi all’istituzione di un tavolo di confronto tra l’amministrazione comunale e i tecnici della ditta Buttol: al termine dei «lavori» portati avanti a palazzo Baronale è arrivata la fumata bianca sull’accordo.
Il primo step in giunta
La squadra di governo cittadino ha approvato così la bozza dell’accordo da stipulare con il colosso ambientale con sede legale a Sarno. La transazione, così come messa nero su bianco, si articola in due fasi: la ditta Buttol rinuncia ai soldi «persi» fino a oggi – rinunciando a qualsiasi azione legale – mentre il Comune ritirerà le deleghe al concessionario dell’appalto relativamente ai multimateriali. In pratica, gli eventuali minori incassi saranno «in danno» del Comune. «Ma non ci saranno impatti sulle tariffe per i cittadini», si evidenzia all’interno della delibera approvata dalla giunta. Ma viste le precedenti «previsioni» non c’è da stare tranquilli.
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