Torre del Greco. Sono giovani, ma evidentemente già predisposti alle (cattive) abitudini dei «vecchi». A meno di un anno dal «debutto» a palazzo Baronale, infatti, inizia la «fuga» dal Forum dei Giovani: sei i consiglieri «decaduti» o dimissionari al termine di una serie di scontri interni all’organismo nato con l’obiettivo di formare la futura «classe politica» di Torre del Greco.
A scoperchiare il calderone di polemiche e veleni fino è stato l’ex presidente del Forum dei Giovani, Mattia Maio: attraverso un post su Facebook, il baby-politico con simpatie pentastellate si è scagliato contro il primo eletto alle ultime consultazioni, arrivato a rassegnare le dimissioni proprio alla vigilia della decadenza per le numerose assenze alle assemblee. «Il Forum non deve rappresentare un trampolino di lancio per aspiranti politici – le parole del presidente Antonio Porzio, figlio di un pluri-candidato al consiglio comunale sotto vari simboli del centrosinistra – abbiamo il compito d’ascoltare le esigenze dei nostri coetanei, per cui è necessario essere costantemente attivi e presenti».
Di qui, la decisione – durante il nono consiglio a palazzo Baronale, con i «superstiti» del Forum dei Giovani – di ufficializzare le decadenza di sei componenti dell’organismo. Durante il dibattito è emersa nuovamente di scambi e confronti in favore della giovane platea di Torre del Greco. «Sono felice per gli ex-consiglieri che, per cause di forza maggiore, hanno dovuto abbandonare il Forum – prova a smorzare i toni Antonio Porzio – parlo di ragazzi che in questo momento lavorano e hanno acquisito posizioni di rilievo nella società o che sono, addirittura, lontani dalle proprie case. Mi riferisco a persone impegnate nella causa del Forum e attive all’interno di quest’ultimo, ma purtroppo lontane».
Archiviata la questione-decadenze, durante il consiglio sono state sbrogliate altre matasse relative alla messa in pratica dei progetti partoriti dal Forum: sono, infatti, in preparazione il «World Cafè» e «La Salle Street» – appuntamenti che vedranno i giovani della città al centro della propria comunità – mentre prosegue l’organizzazione del progetto «Torre: Comune Cardioprotetto».
©riproduzione riservata