Torre del Greco. Prima le contestazioni politiche, poi le «anomalie» segnalate dagli addetti ai lavori: non bastassero i dubbi sollevati dai banchi dell’opposizione di palazzo Baronale, una nuova tegola – sotto forma di richiesta di annullamento o rettifica dell’apposito avviso pubblico – si abbatte sul «Natale da favola» programmato dall’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba.
Un cartellone di eventi e iniziative per accendere le festività all’ombra del Vesuvio, ma fino a oggi capace – a 24 ore dalla scadenza dei termini per la presentazione di eventuali progetti da inserire in calendario – solo di accendere polemiche e proteste.
Le ultime – in ordine di tempo – sono firmate da Annunziata Ebardi, presidente dell’associazione Centro Onlus, già partner del Comune in occasione di diverse manifestazioni: in una pec inviata alla sindaco Giovanni Palomba e al segretario generale Pasquale Incarnato – responsabile dell’anti-corruzione in Municipio – si evidenzia e segnala come «non ci è stato possibile predisporre la nostra offerta per la manifestazione d’interesse Natale da favola perché nella pubblicazione del relativo avviso sono stati commessi, evidentemente per mero errore materiale, alcuni errori tali da rendere la pubblicazione stessa illegittima e inutilizzabile». Ovvero, secondo la ricostruzione messa nero su bianco da Annunziata Ebardi, i link di riferimento dell’avviso pubblico non consentirebbero l’accesso ai documenti necessari alla partecipazione.
Non solo: contestate dall’associazione leader del settore dal 1992 la richiesta di «minimo 5 serate» per gli spettacoli di animazione destinati ai bambini: «Riteniamo ci sia un errore di indicazione tra mattinate e pomeriggi – si sottolinea all’interno della pec – oppure, qualora realmente la richiesta per i progetti di animazione per bambini sia relativa a orari in cui i bambini solitamente sono a nanna, sarebbe opportuno chiarirlo specificatamente. Inoltre, all’interno dell’avviso pubblico, non è riportata la tabella dei punteggi assegnabili dalla commissione esaminatrice per stabilire l’eventuale proposta vincente».
Di qui, la richiesta di annullare o rettificare la manifestazione d’interesse. Una richiesta-fotocopia rispetto all’iniziativa già promossa dal pentastellato Vincenzo Salerno e dal soldato Luigi Caldarola, pronti a evidenziare come la manifestazione d’interesse promossa dall’ente di palazzo Baronale sia una sorta di bando «mascherato». Altro che favola.
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