Torre del Greco. «Il Natale quando arriva, arriva» recitava un celebre spot televisivo degli anni Ottanta interpretato da Renato Pozzetto. Ma a Torre del Greco, quest’anno, rischia di non arrivare per nulla. Almeno non il Natale organizzato dal Comune. Perché la «maledizione delle feste» si è accanita sulla sgangherata carovana del buongoverno guidata dal sindaco Giovanni Palomba, costretta a registrare – a meno di 48 ore dall’annullamento dell’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse relativa al cartellone di eventi – un’inattesa frenata sul fronte delle luminarie.
Il flop delle luci
La «fumata nera» è arrivata a pochi minuti dalla chiusura degli uffici per il week-end, quando sulla scrivania della responsabile dei servizi tecnologici dell’ente di palazzo Baronale è arrivata la relazione finale della commissione esaminatrice delle domande di partecipazione al bando promosso dal Comune: «Gara deserta», il verdetto destinato a essere ufficializzato a inizio settimana. In pratica, nessuna delle ditte pronte a installare le luminarie di Natale lungo le strade della città del corallo ha superato gli «sbarramenti» previsti dalla procedura. Nulla di fatto, quindi: una bella «patata bollente» per Giovanni Palomba & company, ora chiamati a scegliere se lasciare la città al buio durante le feste oppure procedere con una nuova gara. A rischio di montare le luci in pieno dicembre e di commettere, visti i tempi stretti, ulteriori errori. Non propriamente il viatico migliore per una appalto in passato finito al centro di una spinosa inchiesta giudiziaria – indagati l’attuale esponente di maggioranza Luigi Mele, diversi funzionari del Comune e imprenditori – e già «attenzionato» dalle forze dell’ordine del territorio.
Gli eventi a rischio
In attesa di capire le mosse politiche sulle luminarie, restano i dubbi sul cartellone di eventi. A breve dovrebbe essere pubblicata la nuova manifestazione di interesse, ma già fioccano veleni e polemiche: «La verifica della sussistenza di anomalie nell’avviso pubblico per gli eventi natalizi era una pratica semplice e di rapida esecuzione – evidenzia il capogruppo del M5S, Vincenzo Salerno -. Non si comprende il ritardo dell’annullamento, avvenuto qualche ora dopo la scadenza dello stesso. La particolarità del bando informale prevedeva l’invio di una semplice pec, senza strumenti di protezione dei diritti di copyright delle idee progettuali. La riproposizione dell’avviso così com’era, senza adeguata rimodulazione dello stesso, allungherebbe ombre sulla possibilità di fughe di notizie tali da fare ripresentare progetti sulla scorta delle informazioni della concorrenza. Chiederemo all’assessore e al dirigente al ramo se sono previsti correttivi in tal senso e chiederemo alla commissione trasparenza di aprire un focus specifico. In fondo è già capitato più volte in passato che le attività natalizie incuriosissero gli inquirenti».
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