Torre del Greco. Una corsa contro il tempo per «accendere» il Natale all’ombra del Vesuvio. In attesa del verbale ufficiale relativo all’esito della gara per la realizzazione e il montaggio delle luminarie in città – nessuna ditta è riuscita a superare i «paletti» previsti dal bando – la carovana del buongoverno guidata dal sindaco Giovanni Palomba guarda avanti e già pianifica le prossime mosse per scongiurare il rischio di lasciare al buio strade e piazze durante le prossime festività: «L’indirizzo dell’amministrazione comunale è chiaro – sottolinea il numero uno di palazzo Baronale -. Abbiamo stanziato 270.000 euro per le luminarie: dovesse essere necessario, chiederemo agli uffici competenti di adottare le procedure del caso».
Ovvero, ricorrere a una nuova gara a carattere «urgente» con l’obiettivo di individuare in tempi stretti la ditta a cui affidare il compito di «accendere» Torre del Greco durante le prossime festività. Ma, in ogni caso, l’affidamento dell’incarico rischia di non avvenire prima della fine di novembre o l’inizio di dicembre: «Non sono preoccupato – getta acqua sul fuoco Giovanni Palomba -. Solitamente il montaggio delle luminarie e la successiva accensioni della luci di Natale non viene mai effettuato prima dell’8 dicembre, in modo da evitare eventuali intralci al passaggio del carro dell’Immacolata. Quest’anno non ci sarà il corteo religioso a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, ma contiamo di rispettare la “tradizione” relativa alla tempistica del montaggio delle luminarie».
Insomma, al momento, l’ordine di scuderia è «niente panico». E neanche le ombre del passato – a partire dall’inchiesta capace di travolgere politici e funzionari, con la notifica di 16 avvisi di garanzia a partire dall’attuale esponente di maggioranza Luigi Mele – sembrano spaventare la coalizione uscita vincitrice dalle elezioni delle 20 euro del 2018. Con buona pace delle «analogie» con i fatti già finiti sotto i fari della procura di Torre Annunziata.
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