TORRE ANNUNZIATA – Dalla droga alla pistola fino alla katana da samurai, tutto posto sotto sequestro. E ancora: scoperti un furbetto che ”preleva” denaro di un altro soggetto e un minore fuggito con la moto per evitare i controlli. È il bilancio dei servizi di controllo del territorio svolto nell’area vesuviana dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata che ha portato all’arresto di tre persone e a sette denunce, con centinaia di persone identificate. E poi decine di perquisizioni, posti di controllo e ispezioni alle attività commerciali.
In manette per detenzione di droga a fini di spaccio è finito un incensurato di 53 anni di Ottaviano: durante una perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di un chilo e mezzo di marijuana, una katana di oltre 90 centimetri, una pistola a salve e materiale vario per il confezionamento delle dosi. L’uomo è stato sottoposto ai domiciliari ed ora è in attesa di giudizio. Sono invece finiti in carcere due incensurati di origini marocchine: quando sono stati fermati in via Vastola, a Poggiomarino, avevano addosso alcuni oggetti appena rubati in un’auto in sosta. Anche loro sono stati arrestati: risponderanno di concorso in furto aggravato. Tra i denunciati un uomo di 61 anni di San Giuseppe Vesuviano trovato in strada nonostante la misura dei domiciliari gli imponesse di rimanere in casa. Denuncia scattata anche per un trentaseienne al quale era stato prescritto il divieto di dimora nella provincia di Napoli: quando è stato identificato si trovava in piazza Garibaldi, nel comune di San Giuseppe Vesuviano.
Curioso il caso di un uomo di 67 anni di Terzigno che si è lasciato tentare dalla distrazione di un uomo che aveva appena lasciato uno sportello bancomat, dimenticando di recuperare il denaro erogato. Li ha intascati ma è stato tradito dalle telecamere: quando i carabinieri lo hanno controllato, aveva ancora nelle tasche i 600 euro appena ”prelevati”. Risponderà di furto. Smaltimento illecito di rifiuti è invece il reato contestato a due imprenditori del settore tessile operanti a San Giuseppe Vesuviano. Oltre a condurre un’officina completamente abusiva, scaricavano le acque reflue di scarto della produzione nella fogna civile. Per un quarantasettenne di Ottaviano situazione simile: titolare di una carrozzeria, aveva stoccato e smaltito rifiuti in violazione della normativa ambientale. Nei locali i militari dell’Arma hanno rinvenuto e poi sequestrato pezzi di ricambio e parti di vetture di dubbia provenienza e per questo, oltre al reato di natura ambientale, gli è stato contestato quello di ricettazione.
Non ha ancora compiuto 16 anni il giovane centauro che all’alt dei carabinieri ha accelerato, dando vita ad un lungo inseguimento, poi terminato con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Il veicolo non era assicurato. Controlli anche per le attività commerciali. Per il titolare di una polleria-rosticceria di San Giuseppe Vesuviano sono state notificate sanzioni per circa 2.000 euro. Parte degli alimenti destinati al consumo erano privi di tracciabilità: 14 chili di carne bovina sono stati posti sotto sequestro. Assenza di tracce sulla filiera produttiva anche sugli alimenti preparati in una paninoteca di Ottaviano: il proprietario è stato multato per complessivi 3.500 euro. Violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro sono state invece riscontrate in un opificio tessile gestito a Terzigno da un uomo di 47 anni di origini cinesi. Per lui sanzioni amministrative e prescrizioni penali per oltre 46.000 euro. Degli undici esercizi pubblici tra bar, ristoranti e pub, nove sono stati sanzionati per mancato pagamento dei diritti Siae: le multe salate hanno raggiunto complessivamente la cifra di 4.485 euro.