Torre del Greco. Tragedia all’imbocco del varco-killer di viale Europa: un’altra «frenata» per il processo, i familiari di Ciro Giannini – lo studente di 18 anni rimasto ucciso in seguito all’impatto tra il suo scooter e un autoarticolato in uscita dall’accesso abusivo alle ex cave di villa Inglese – restano senza giustizia. A dieci anni esatti dall’incidente, un ennesimo «cavillo procedurale» lascia in bilico una vicenda in passato arrivata fino alla scrivania del ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Evidentemente con le mani legate davanti agli arrugginiti ingranaggi del tribunale di Torre Annunziata.
Il giudice incompatibile
Dopo la falsa-ripartenza del settembre 2021, era arrivato il momento dell’udienza-chiave per ricostruire – in base alla deposizione del consulente tecnico nominato dalla procura di Torre Annunziata – l’esatta dinamica dello schianto costato la vita allo studente dell’istituto superiore Eugenio Pantaleo. Ma in aula è arrivato il nuovo colpo di scena: il presidente del collegio Antonio Fiorentino – subentrato alla collega Fernanda Iannone – è stato dichiarato incompatibile per avere trattato un’opposizione alla richiesta di archiviazione del processo a carico dell’autista dell’autoarticolato, successivamente assolto in Appello. Dunque, tutto da rifare e appuntamento in aula rinviato – salvo ulteriori colpi di scena – a inizio febbraio.
Gli imputati eccellenti
Alla sbarra ci sono sette imputati tra imprenditori, vigili urbani e tecnici comunali. Le accuse – a vario titolo – sono di omicidio colposo, abuso d’ufficio e omissioni in atti d’ufficio. Tra gli imputati «eccellenti» in primis ci sono Massimo Balsamo – l’imprenditore già a processo per la monnezza connection all’ombra del Vesuvio insieme all’ex sindaco Ciro Borriello – e due «vertici» della polizia municipale: Salvatore Visone – fresco di nuovo incarico da dirigente ad interim del settore Nu – e Andrea Formisano, pure «promosso» a dirigente del settore politiche sociali. A completare l’elenco i tecnici Mario Pontillo, Michele Sannino, Ambrogio De Simone e Felice Pirone. Il consulente tecnico avrebbe dovuto illustrare gli esiti di una serie di verifiche sul «varco killer» di viale Europa. Una volta accertati gli abusi edilizi, infatti, il Comune non avrebbe – secondo l’accusa – fatto rispettare le dovute prescrizioni e avrebbe rilasciato una serie di autorizzazioni provvisorie finite al centro di polemiche e proteste. E costate la vita a uno studente di 18 anni.
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