Torre Annunziata. Ci sono dodici indagati, tra i quali il sindaco Vincenzo Ascione, nella maxi inchiesta della Dda che questa mattina ha portato a perquisizioni e sequestri anche al municipio di Torre Annunziata. L’indagine condotta da tre pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia è stata affidata alla Dia e si affianca a quella che stanno conducendo da settimane gli uomini della commissione d’accesso.
I reati contestati a vario titolo agli indagati vanno dal traffico di influenze alla corruzione fino al concorso in associazione mafiosa.
L’elemento più inquietante che emerge dagli atti è il coinvolgimento di Salvatore Onda, cognato della consigliera comunale Maria Oriunto (anche lei indagata) e soprattutto nipote di Umberto Onda, killer pluriergastolano del clan Gionta.
Nell’inchiesta, oltre ad un ex consigliere regionale, sono stati travolti amministratori, consiglieri, politici ed ex dirigenti del comune torrese, in particolare: Giuseppe Raiola (presidente del consiglio comunale), Luisa Refuto (assessore al porto) Rocco Manzo, Gioacchino Langella, Nunzio Ariano (ex capo dell’ufficio e finito in manette perché fermato con una tangente appena riscossa da un imprenditore) e Luigi Amendola (ex vicesindaco di Ascione, già arrestato e scarcerato nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti all’Utc).
Le perquisizioni sono iniziate dalle sette di questa mattina. Le forze dell’ordine sono arrivate alla sede di via Schito quando il Comune era ancora chiuso ed hanno preso possesso di stanze e segreterie del sindaco Vincenzo Ascione, del presidente del consiglio, Giuseppe Raiola, e del dirigente dell’Ufficio tecnico, Luigi Di Donna. Perquisizioni domiciliari sono state svolte anche presso le abitazioni di amministratori, dirigenti e alcuni consiglieri.Nelle stesse ore un’operazione con identiche modalità si è svolta anche a Somma Vesuviana.