Si è dimesso il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione. Dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta su politica e camorra, il primo cittadino che solo ieri aveva detto che non avrebbe lasciato, ha gettato la spugna. A convincerlo, forse, anche la fuga dei politici invischiati nell’inchiesta dell’antimafia che ha travolto Torre Annunziata. In mattinata aveva rassegnato le sue dimissioni anche il presidente del consiglio comunale Giuseppe Raiola, indagato, assieme al sindaco e ad altri politici, per l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso.Ad annunciarlo i suoi legali, gli avvocati Giuseppe De Luca e Luciano Bonzani.”Il dottore Raiola ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. La vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto rende impossibile la prosecuzione del delicato quanto fondamentale incarico politico ricoperto dallo stesso””La totale estraneità del dottore Raiola dai fatti genericamente contestati verrà dimostrata nelle sedi opportune dinanzi alle autorità giudiziarie competenti”, concludono gli avvocati.Ieri mattina hanno rassegnato le proprie dimissioni anche i consiglieri comunali Gerardo Salvi, di Più Europa e Antonio Pallonetto, appartenente al Gruppo Misto. Che si aggiungono a quelle della consigliera Maria Oriunto, cognata di Salvatore Onda il nipote del boss che le aveva presentate qualche giorno fa. Gli assessori Antonino Muto, Luigi Cirillo e Francesco Longobardi stanno invece discutendo con i partiti di appartenenza dell’ipotesi di lasciare l’incarico. Anche i consiglieri del Partito Democratico, in queste ore, stanno valutando l’ipotesi di dimissioni di massa.
CRONACA
16 febbraio 2022
Politica e camorra a Torre Annunziata, si dimette il sindaco Ascione