Il suo sogno a stelle e strisce erano iniziato due anni fa. Claudio Mandia, il 17enne trovato senza vita in un college di New York, aveva riempito di speranze ed ambizioni la valigia ed era volato in America. Dopo aver frequentato i primi anni al Liceo Scientifico “Medi” di Battipaglia, con il coraggio e l’intraprendenza di chi sa cosa vuole, aveva scelto di partire per conseguire il diploma negli States. E così da quasi due anni fa la EF Academy di Tarrytown era diventata la sua seconda casa ed il luogo in cui coltivare il sogno di diventare un manager. “Il sogno di Claudio – ha ricordato lo zio – era quello di diventare un manager e specializzarsi in economia. Poi, però, ogni desiderio di mio nipote, l’atra notte, è stato spazzato via”.
Dopo il diploma, infatti, Claudio avrebbe voluto proseguire in America anche gli studi universitari immaginando, magari, di portare avanti il lavoro che papà Mauro e mamma Elisabetta hanno avviato con l’azienda di famiglia. La Fiad, negli anni è diventata un’eccellenza del territorio che rifornisce di pizze e prodotti surgelati soprattutto il mercato americano. Claudio, dunque, a New York avrebbe avuto modo d’imparare bene la lingua e di conoscere le leggi dell’economia. Ma il destino ha spezzato il suo progetto di vita. Quello di cui parlava spesso anche ai suoi ex compagni di scuola italiani, rimasti increduli per la sua scomparsa. In tanti all’esterno del “Medi” lo ricordano come un ragazzo sempre sorridente e che amava la vita.
Orgoglioso della sua scelta e dei progetti che avrebbe voluto realizzare. Claudio, durante le vacanze di Natale, era tornato a Battipaglia e, oltre ad incontrare vecchi amici, aveva avuto modo di gustare quel cibo italiano che tanto apprezzava e che qualche volta gli arrivava anche in America. Maria Gabriella Catarozzo, vicesindaco di Battipaglia che ben conosce la famiglia Mandia, lo ricorda come “un ragazzo pieno di vita, e con un grande senso della famiglia e dell’amicizia il che rende più doloroso per tutti la sua scomparsa”.
L’ombra dei maltrattamenti
I genitori ed i parenti di Claudio, si chiudono nel riserbo, ma le accuse di “maltrattamenti” rivolte alla direzione della “EF Academy” sono comunque filtrate. I responsabili della scuola, a Tarrytown, una cinquantina di chilometri da New York City, vengono chiamati in causa direttamente, anche se non è chiaro di quali maltrattamenti si sarebbe trattato e per quali motivi. “Claudio – dice il sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, che conosce la sua famiglia – si era trasferito negli USA due anni fa, quando aveva 16 anni, per completare il liceo. Poi avrebbe dovuto proseguire gli studi”. L’azienda del padre, Mauro, esporta prodotti surgelati negli USA ed in altri Paesi e Claudio era destinato a studiare da manager e ad imparare le lingue per estendere l’ attività.
La madre, Elisabetta Benesatto, è docente di Scienza delle Comunicazioni nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e chiede rispetto per il suo dolore. Il comunicato della famiglia, però, parla di “un inimmaginabile trattamento” al quale il ragazzo sarebbe stato sottoposto da parte della direzione del liceo americano ed aggiunge che l’ inchiesta delle autorità statunitensi è in corso e che quella del figlio è “una morte insensata”. I genitori di Claudio si sono affidati all’ avvocato George Bochetto, dello studio associato Bochetto-Lentz con sede nel New Jersey.
Non ha trovato conferma la voce, circolata in un primo momento, di un aneurisma di cui sarebbe stato vittima il 17enne. Uno zio, Pietro Benesatto, a caldo, ha parlato con i giornalisti di un malore improvviso. La polizia americana ha ascoltato i compagni di Claudio che avrebbero partecipato alla festa per il suo compleanno. Il ragazzo, secondo la prima versione circolata, si sarebbe allontanato prima che il party terminasse per rientrare nella sua camera, dove poi è stato trovato morto. Ma una seconda versione dei fatti parla invece di una morte in conseguenza di un “gioco estremo” e smentisce lo svolgimento di una festa all’ interno del College, dove risiedono circa 450 alunni.
L’ autopsia americana dovrebbe fornire elementi importanti agli inquirenti per stabilire le cause reali della morte. L’ Università Suor Orsola Benincasa ha espresso il proprio cordoglio alla docente. Cordoglio è stato espresso anche dall’amministrazione comunale di Eboli che scrive sui social: “Di fronte ad un lutto così tragico ed incredibile abbiamo preferito attendere qualche giorno in rispettoso silenzio; la nostra comunità, ancora incredula ed attonita, è stata così gravemente colpita da tale immane tragedia che qualsiasi parola sembrava di troppo.
Raccogliere i pensieri, tentare di trovare il modo più giusto per essere accanto ad una famiglia così lacerata dal dolore per poi rendersi conto che un modo giusto non esiste in simili circostanze”. “Non abbiamo idea di che cosa sia successo – dice il sindaco di Battipaglia – circolano voci, ma nessuna notizia certa, siamo solo addolorati. Claudio era partito con dei sogni per la sua vita, non pensava certo di tornare in una bara”. Il rientro della salma del ragazzo dovrebbe avvenire a breve. “Abbiamo già inviato i documenti anagrafici, tramite il Consolato, alle autorità americane, che ce le hanno chieste nella notte tra sabato e domenica, aggiunge il sindaco.
Al Liceo Scientifico “Enrico Medi” di Battipaglia il ricordo di Claudio è ancora vivo. Gli ex compagni gli esprimono affetto e allontanano, di fronte ai cronisti, le ipotesi di un possibile abuso di droghe e alcol, come causa del malore che ha provocato la morte di Claudio durante o dopo la festa organizzata nel College . La stessa posizione dei genitori che erano giunti a New York per festeggiare i 18 anni del figlio ed hanno appreso la notizia della sua morte all’ arrivo in aeroporto.