«Mi attiverò per mitigare i disagi delle famiglie».
A dirlo è il sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani a seguito dell’ordinanza con cui il Tribunale del Riesame di Napoli ha stabilito nuovamente il sequestro del complesso dell’housing sociale così come richiesto dalla Procura di Torre Annunziata. Nel mirino i lavori che hanno portato a costruire 53 alloggi in un’area di via monsignor Bonaventura Gargiulo. Le famiglie vivono un autentico incubo perché hanno sborsato fior di quattrini per comprare gli appartamenti e ora rischiano di non poter godere della propria casa a seguito di un’inchiesta nella quale non sono assolutamente coinvolte. Vittime, dunque. E ciò alimenta le preoccupazioni e le tensioni anche perché si tratta di nuclei familiari che hanno fatto immensi sacrifici per pagare le somme economiche necessarie aderendo al progetto dell’ingegnere Antonio Elefante sposato dalla giunta Sagristani e approvato dagli uffici comunali. Si tratta di coppie, famiglie perbene, lavoratori turistici, con nuclei in cui vi è anche la presenza di diversamente abili e persone ammalate, il che rende ancora più delicata la situazione sotto il profilo logistico e sociale.
Non solo, le famiglie hanno subìto il primo sequestro poco prima che esplodesse la pandemia, a poche ore dalla consegna delle case, hanno trascorso anni infernali col timore di non vedere la luce e dunque di non trasferirsi nelle loro abitazioni.
Ora subiscono un altro sequestro per una vicenda che non li coinvolge sotto il profilo giudiziario visto che sono del tutto estranee alle indagini: infatti, rischiano il rinvio a giudizio politici, alcuni dipendenti comunali e dirigenti delle imprese. Sagristani, che il prossimo 7 aprile dovrà comparire nell’udienza preliminare assieme a colleghi di giunta, tecnici e imprese (a iniziare da Elefante), in una nota diramata dopo la notizia del sequestro afferma testualmente: «Apprendo, di ora in ora, da fonti giornalistiche che in data 18 marzo 2022 è stata depositata ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli, dodicesima sezione, con la quale è stato disposto l’immediato ripristino del sequestro preventivo “del complesso edificatorio di housing sociale“ sito in Sant’Agnello alla via Monsignor Bonaventura Gargiulo. Provvedimento quest’ultimo che non ho ancora letto, apprendo altresì, rectius leggo il comunicato stampa, a firma dell’Ill.mo signor Procuratore Capo del Tribunale di Torre Annunziata, dottor Nunzio Fragliasso, dalla lettura del quale viene concesso “un termine di 30 giorni agli occupanti per liberare gli immobili occupati con sgombero. Termine che decorre dalla notifica del provvedimento di sequestro”. Desidero comunicare che rispetto i provvedimenti richiamati e mi attiverò in tutti i modi possibili per mitigare i disagi delle famiglie. Continuo a confidare nella magistratura giudicante dinanzi alla quale comparirò con la serenità di chi ha agito nel rispetto della legge e dell’interesse pubblico».
Evidentemente la vicenda relativa al sequestro non è chiusa visto che c’è la possibilità di ricorrere in Cassazione.