Arrivano nuove sanzioni contro Mosca da Usa, Ue e Gran Bretagna. Nel mirino degli americani finiscono le figlie di Putin, Maria e Iekaterina, e quella di Lavrov, oltre a Sberbank e Alphabank. Accordo nell’Ue per il quinto pacchetto di sanzioni, ma l’ok slitta a domani per approfondire “questioni tecniche” come i contratti sull’import di carbone. Di Maio: sì alle misure su petrolio, gas e carbone, a fronte di un tetto Ue al prezzo del gas. Analoghe decisioni da Londra. Mosca: daremo il gas ad altri. Orban chiede a Putin “un cessate il fuoco immediato” e lo invita a Budapest con i leader di Francia, Germania e Ucraina.
Pesanti combattimenti nell’Est dell’Ucraina, il governo invita i residenti delle regioni di Lugansk e Donetsk, e di parte della regione di Kharkiv, ad evacuare immediatamente. A Mariupol i soldati russi avrebbero allestito crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi. A Sievierodonetsk almeno 10 grattacieli in fiamme, Kiev denuncia la scomparsa di più di 400 persone da Gostomel, fra le quali almeno 15 bambini. E l’Onu riferisce che sono almeno 1.563 le vittime civili dall’inizio dell’invasione, tra cui 130 bambini. Trovato morto Sasha, il bimbo di 4 anni scomparso a metà marzo mentre era con la nonna a Vyshhorod, quando sono cominciati i bombardamenti.
Non si placano le tensioni sulla strage di civili a Bucha e le accuse alle truppe russe. Il Cremlino insiste nel denunciare una “mostruosa messinscena” da chiarire attraverso “un’indagine obiettiva e indipendente” e anche Pechino invita un’indagine scopra la verità “sulla base dei fatti”. Berlino afferma che la posizione russa “non è sostenibile” alla luce delle immagini satellitari. E il premier britannico Johnson affonda il colpo: le azioni commesse a Bucha “non sembrano molto lontane dal genocidio”. Sempre nella città ucraina, 25 ragazze hanno denunciato di essere state violentate dalle forze russe.