C’è un problema strutturale e uno contingente nel Napoli, entrambi spiegano la sconfitta con la Fiorentina e non solo. Il primo riguarda il deficit caratteriale della squadra che nei momenti topici della stagione – ormai è chiaro – perde il controllo di se stessa e si fa ribaltare moralmente dal peso della responsabilità. Il secondo è legato a una condizione a dir poco approssimativa di alcuni uomini-chiave, come ad esempio Zielinski e Ruiz, i peggiori della formazione di Spalletti nella gara persa con i toscani. Il tecnico azzurro respinge ogni riferimento all’animo fragile e allo spirito scarsamente combattivo della squadra. Spalletti sostiene esattamente il contrario e cioè che al momento opportuno i suoi giocatori sanno sempre tirar fuori le energie fisiche e morali necessarie per superare gli ostacoli. La realtà dei fatti, però, dice altro. Anche sul tema della condizione fisica di alcuni dei suoi calciatori, non è d’accordo, anzi dice di vederli in grande spolvero in allenamento. E poi c’è l’effetto stadio. Il Maradona, con cinque sconfitte, è uno dei campi di casa più violati in questo torneo. E le partite perse diventano otto se si considerano anche la Coppa Italia e l’Europa League. Un ruolino di marcia inconciliabile con i sogni di scudetto. A proposito di tricolore, in città, tra i tifosi cresce il dibattito su un tema, che è poi una domanda, che sta a cuore a tutti: c’è ancora spazio per i sogni? Il pareggio del Milan nel posticipo serale con il Torino ha leggermente attutito il colpo della sconfitta con la Fiorentina. In molti credono ancora nella possibilità che nelle rimanenti sei giornate il Napoli riesca ad agguantare la prima posizione in classifica. E’ evidente, però, che non sono più ammesse ulteriori battute d’arresto, a cominciare dalla sfida di Pasquetta alla Roma che si giocherà ancora una volta al Maradona. Solo un successo con i giallorossi potrebbe tenere ancora il Napoli in linea di galleggiamento. Spalletti ha concesso due giorni di riposo alla squadra. Da mercoledì si comincerà a ripassare la tattica per opporsi a Mourinho. Quella con la Roma è davvero l’ultima chance. Non sono ammessi altri passi falsi.
SPORT
11 aprile 2022
Napoli e tabù Maradona, con Roma vietati passi falsi