Roma. Aumenta il peso dei casi di reinfezione da Covid sul totale dei contagi registrati: nell’ultima settimana era il 4,5% sul totale dei casi contro il 4,4% dei precedenti 7 giorni e il 3,2% (pari a 357.379 unità sul totale dei casi notificati) degli ultimi 8 mesi. E’ quanto si legge nel Report esteso Iss sull’andamento del Covid, che precisa come donne, giovani fra i 12 e i 49 anni e personale sanitario siano a maggior rischio di reinfettarsi e il pericolo è maggiore in chi ha avuto una prima diagnosi 210 giorni prima, in chi non è vaccinato o è vaccinato con almeno una dose da oltre 120 giorni.
Per difendersi dai contagi è sempre suggerito l’uso della mascherina: in attesa della decisione, la prossima settimana, sulla revoca dell’obbligo al chiuso di questo dispositivo di protezione dal primo maggio, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, si dice “convinto al 100% che a giugno e luglio saremo senza mascherine”.
Prosegue intanto la lenta diminuzione dell’incidenza settimanale dei nuovi contagi a livello nazionale. I dati dell’Iss nel periodo 11-17 aprile segnano un calo pari a 657 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente (740 per 100.000 abitanti). Scende l’incidenza a 14 giorni in tutte le fasce d’età ad eccezione delle fasce 70-79 e 80+ anni. Nella fascia 30-39 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni: 1.618 per 100.000, oltre 2 volte e mezzo la media nazionale. Fra gli over 80+ il valore più basso, 1.170 casi per 100.000 abitanti.
L’Iss esamina poi il tasso di mortalità per la popolazione con più di 5 anni d’età, che nel periodo 25 febbraio-27 marzo 2022, per i non vaccinati (36 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa cinque volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (8 decessi per 100.000) e dieci volte più alto rispetto ai vaccinati con booster (4 decessi per 100.000 abitanti).
Di un iniziale trend di crescita dell’incidenza dei positivi ai test molecolari e antigenici insieme, e della percentuale dei positivi ai molecolari (13%) parla invece il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), secondo il quale sarebbero in aumento anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva e i decessi.
In particolare per l’incidenza è atteso un valore di 700 casi a settimana per 100mila abitanti, per la curva degli ingressi in intensiva è circa 40 unità al giorno e per i decessi circa 1.050 morti a settimana.
Novità poi sul fronte degli investimenti nella farmaceutica: il ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha autorizzato una spesa di 204 milioni per terapie innovative, biofarmaci e anticorpi monoclonali contro il Covid. Si tratta di due accordi di programma con le aziende BSP Pharmaceuticals e Gelesis che puntano a incrementare la produttività nelle sedi di Latina e Lecce, e di un terzo accordo, dedicato all’innovazione, che riguarda invece l’azienda Sanofi.
In questo quadro i dati giornalieri del Covid fanno registrare altri 70.520 casi e ancora un numero cospicuo di vittime, 143, anche se in calo rispetto a ieri (erano 202). Il tasso di positività (calcolato su 421.533 i tamponi molecolari e antigenici) è al 16,7%, stabile rispetto a ieri. Sono 409 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 2 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Sono 1.232.229 le persone attualmente positive al Covid, 9.107 in più nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In totale sono 16.079.209 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, i morti salgono a 162.609.