Castellammare. Fare rete per innescare la miccia dello sviluppo, con ricadute occupazionali ed economiche per il territorio. Nel vuoto della programmazione pubblica che da almeno un decennio condanna Castellammare, arriva dall’accordo tra Stabia Main Port e Maricorderia un esempio che offre una prospettiva da emulare, anche in tema di valorizzazione e promozione del territorio.Con fondi privati, dopo aver investito già 2 milioni di euro per recuperare le banchine, Stabia Main Port ha ristrutturato la palazzina degli ex Stabia Porto realizzando un hub di servizi per i diportisti che attraccano nel centro di Castellammare di Stabia con mega e giga yacht, per trascorrere le loro vacanze nel golfo di Napoli.All’interno di questa struttura – che una volta completati gli interventi garantirà lavoro a circa una quindicina di persone (tra operatori turistici, informatici e altre figure professionali), dopo aver già completato l’assunzione di tutti gli ex Stabia Porto previsti dall’accordo di concessione – è stata realizzata anche un’esposizione di prodotti tipici stabiesi e soprattutto dei cordami prodotti dalla Maricorderia di Castellammare di Stabia.
Maricorderia
Un accordo che restituisce anche speranze allo stabilimento dell’Agenzia Industrie e Difese, perché apre definitivamente al mercato dello yachting, per la fornitura di cavi piani, tracciati e sagole, prodotti dalle maestranze stabiesi. Non è un caso che nel giro di qualche settimana dovrebbe essere pubblicato anche il bando per l’assunzione di una decina di nuovi dipendenti nella Maricorderia di Castellammare di Stabia, che oggi conta appena 53 lavoratori in servizio ma nei prossimi anni vedrà l’uscita per pensionamento di circa una quindicina di unità.L’accordo con Stabia Main Port e l’apertura decisa alla fornitura di armatori che realizzano mega e giga yacht potrebbe garantire un incremento della produzione di una fabbrica che oggi serve soprattutto la Marina Militare.«Attualmente sono in produzione le corde per la nave Trieste che è stata varata proprio qui a Castellammare e continuiamo con orgoglio da 90 anni a fornire l’Amerigo Vespucci – spiega il comandante Andrea Caporossi – L’accordo con Stabia Main Port, al di là della mole di lavoro che potrà garantire, rappresenta un importante vetrina per questo stabilimento che è un presidio di legalità sul territorio e sul quale ci auguriamo si voglia continuare a investire».In tal senso, in Maricorderia si spera che venga presa in considerazione la proposta contenuta nel Dos (documento orientativo strategico), approvato dalla passata amministrazione, di realizzare un museo navale nel vecchio capannone della commettitura. Una struttura di oltre 300 metri di lunghezza, realizzata dai Borbone, oggi completamente abbandonata. «Sarebbe un bel segnale per la città – sostiene il comandante Caporossi – La Corderia è un’eccellenza, oggi non c’è nessun altro stabilimento in Italia che può vantare le nostre certificazioni. Un cordaio può formarsi soltanto nella nostra struttura e sotto la guida delle maestranze esperte, per questo è necessario accelerare il nuovo piano di assunzioni».
Stabia Main Port
Chi viaggia veloce è invece Stabia Main Port che migliora la propria offerta, soprattutto grazie alla partnership con l’agenzia marittima Luise Group, leader internazionale nel settore dello Yatching: «Il nostro approdo è un punto di riferimento nel Mediterraneo, che ha come competitor solamente lo scalo turistico del Montenegro – spiega Luisa Del Sorbo, deus ex machina di Stabia Main Port – L’accordo con Maricorderia è figlio di una scelta ben precisa di rafforzare il legame con il territorio, che stiamo portando avanti già da qualche anno. Proponiamo già dal 2019 itinerari turistici stabiesi che comprendono gli Scavi di Stabia, il Museo Libero d’Orsi oltre a visite guidate della città. Abbiamo inserito anche una passeggiata nel viale degli Artisti, in villa comunale, grazie all’accordo con alcuni storici che raccontano degli stabiesi illustri a cui sono dedicati i busti».«La guerra in corso in Ucraina provoca un danno di circa il 35 per cento per il traffico marittimo, ma le prospettive per questa estate 2022 sono comunque positive – dice Giuseppe Di Stefano, presidente di Stabia Main Port – Noi possiamo contare sul grosso lavoro fatto negli anni scorsi che ci ha consentito di conquistare la fiducia dei comandanti di mega e giga yacht. I nuovi investimenti fatti servono a migliorare la nostra offerta e garantire sviluppo al territorio».